martedì 12 settembre 2023

Il Vangelo del Mercoledì 13 Settembre 2023

 

Della 23° settimana del Tempo Ordinario.

San Giovanni Crisostomo, vescovo

e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Siete morti con Cristo: fate morire

dunque ciò che appartiene alla terra.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési (3,1-11)

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate

le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla

destra di Dio; rivolgete il pensiero alle

cose di lassù, non a quelle della terra.

Voi infatti siete morti e la vostra vita

è nascosta con Cristo in Dio!

Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato,

allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

Fate morire dunque ciò che appartiene

alla terra: impurità, immoralità, passioni,

desideri cattivi e quella cupidigia che è

idolatria; a motivo di queste cose l’ira di

Dio viene su coloro che gli disobbediscono.

Anche voi un tempo eravate così, quando

vivevate in questi vizi.

Ora invece gettate via anche voi tutte

queste cose: ira, animosità, cattiveria,

insulti e discorsi osceni, che escono

dalla vostra bocca.

Non dite menzogne gli uni agli altri: vi

siete svestiti dell’uomo vecchio con le

sue azioni e avete rivestito il nuovo, che

si rinnova per una piena conoscenza, ad

immagine di Colui che lo ha creato.

Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione

o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo,

libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

Parola di Dio.

Vangelo

Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.

Dal Vangelo secondo Luca (6,20-26) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso

i suoi discepoli, diceva: «Beati voi,

poveri, perché vostro è il regno di Dio.

Beati voi, che ora avete fame, perché

sarete saziati.

Beati voi, che ora piangete, perché riderete.

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno

e quando vi metteranno al bando e vi

insulteranno e disprezzeranno il vostro

nome come infame, a causa del

Figlio dell’uomo.

Rallegratevi in quel giorno ed esultate

perché, ecco, la vostra ricompensa

è grande nel cielo.

Allo stesso modo infatti agivano i loro

padri con i profeti.

Ma guai a voi, ricchi, perché avete già

ricevuto la vostra consolazione.

Guai a voi, che ora siete sazi, perché

avrete fame.

Guai a voi, che ora ridete, perché sarete

nel dolore e piangerete.

Guai, quando tutti gli uomini diranno

bene di voi.

Allo stesso modo infatti agivano i loro

padri con i falsi profeti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Luca, nel suo Vangelo, pone le beatitudini

appena dopo la scelta dei Dodici; è questa

la carta costituzionale del Regno, da qui

dovranno partire gli apostoli per vivere

l’immensità e la tenerezza di Dio, a questa

pagina loro e noi dovranno per sempre

confrontarsi per essere testimoni.

E Gesù non parla di organizzazione, di

potere, di compromessi, di forza,

di ostentazione.

Parla di povertà, di desiderio, di sofferenza

vissuta con evangelica serenità, i valori

portanti che rendono trasparente l’annuncio.

Luca, diversamente da Matteo, aggiunge

alle beatitudini quattro ‘guai’ che

completano le precedenti affermazioni,

mettendoci al riparo da inutili rischi.

Stiamo attenti a non crogiolarci nella

sazietà, a non porre la nostra consolazione

nella ricchezza, a non vivere con

superficialità, a non cercare l’applauso

delle folle.

È una pagina ostica, urticante, dura, che

mette in radicale crisi il modello di

successo che ci viene proposto dal

nostro inquieto mondo.

Modello mondano che rischia di avvelenare

i discepoli, che spesso ti ripropongono

nella Chiesa le stesse dinamiche

distruttive di fuori.

Converti i nostri cuori alla semplicità del

Regno, Signore, aiutaci a leggere la

nostra vita e ad orientare le nostre scelte

a partire da questa pagina, a verificare,

rigo per rigo, che ogni piano pastorale

e ogni scelta ecclesiale da questa pagina

parta e a questa pagina porti, con l’aiuto

della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.