giovedì 14 marzo 2019

Il Vangelo del Venerdì 15 Marzo 2019


Della 1° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (18,21-28)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-26) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non
supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà
essere sottoposto al giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto
al giudizio.
Chi poi dice al fratello: Stupido, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi
gli dice: Pazzo, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha
qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a
riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,
perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu
venga gettato in prigione.
In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù contesta la Legge orale, quell’infinita serie di minuziose e vecchie
prescrizioni che i devoti avevano elaborato per definire in ogni aspetto la
vita del credente e la riporta al suo significato originale, alla sua anima.
Il culto è legato alla vita, Dio non accetta l’offerta se tuo fratello ce l’ha con
te (tra l’altro, non considera neanche il fatto che tu ce l’abbia col fratello),
Dio sa che anche una parola può mortificare, portare a morte il fratello.
Gesù propone ai suoi discepoli di non pesare col bilancino le proprie azioni,
ma di andare all’essenziale, con forza.
Allora come oggi, il rischio è quello di filtrare il moscerino e di ingoiare il cammello!
Se abbiamo conosciuto il Signore, chiediamogli la grazia di non essere ipocriti,
di non sentirci mai arrivati, giusti davanti a Lui.
Solo riportando all’origine ogni norma, anche quelle della Chiesa, riusciamo
a capire la verità del Vangelo.
Se vogliamo riuscirci meglio, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.