giovedì 28 novembre 2024

Il Vangelo del Venerdì 29 Novembre 2024

 

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.

San Saturnino di Tolosa, vescovo e martire.

Prima Lettura

I morti vennero giudicati, ciascuno

secondo le sue opere.

Vidi la Gerusalemme nuova scendere

dal cielo.

Dal libro dell'Apocalisse di san

Giovanni apostolo (20,1-4.11-21,2)

Io, Giovanni, vidi un angelo che scendeva

dal cielo con in mano la chiave dell'Abisso

e una grande catena.

Afferrò il drago, il serpente antico, che

è diavolo e il Satana, e lo incatenò per

mille anni; lo gettò nell'Abisso, lo

rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui,

perché non seducesse più le nazioni, fino

al compimento dei mille anni, dopo i quali

deve essere lasciato libero per un po' di tempo.

Poi vidi alcuni troni-a quelli che vi

sedettero fu dato il potere di giudicare-e

le anime dei decapitati a causa della

testimonianza di Gesù e della parola di

Dio, e quanti non avevano adorato la

bestia e la sua statua e non avevano

ricevuto il marchio sulla fronte

e sulla mano.

Essi ripresero vita e regnarono con

Cristo per mille anni.

E vidi un grande trono bianco e

Colui che vi sedeva.

Scomparvero dalla sua presenza la terra

e il cielo senza lasciare traccia di sé.

E vidi i morti, grandi e piccoli, in

piedi davanti al trono.

E i libri furono aperti.

Fu aperto anche un altro libro,

quello della vita.

I morti vennero giudicati secondo le loro

opere, in base a ciò che era scritto in

quei libri.

Il mare restituì i morti che esso custodiva,

la Morte e gli inferi resero i morti da loro

custoditi e ciascuno venne giudicato

secondo le sue opere.

Poi la Morte e gli inferi furono gettati

nello stagno di fuoco.

Questa è la seconda morte, lo stagno

di fuoco.

E chi non risultò scritto nel libro della

vita fu gettato nello stagno di fuoco.

E vidi un cielo nuovo e una terra nuova:

il cielo e la terra di prima infatti erano

scomparsi e il mare non c'era più.

E vidi anche la città santa, la

Gerusalemme nuova, scendere dal cielo,

da Dio, pronta come una sposa adorna

per il suo sposo.

Parola di Dio.

Vangelo.

Quando vedrete accadere queste cose,

sappiate che il regno di Dio è vicino.

Dal Vangelo secondo

Luca (21,29-33) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli

una parabola: «Osservate la pianta di

fico e tutti gli alberi: quando già

germogliano, capite voi stessi,

guardandoli, che ormai l'estate è vicina.

Così anche voi: quando vedrete accadere

queste cose, sappiate che il regno

di Dio è vicino.

In verità io vi dico: non passerà questa

generazione prima che tutto avvenga.

Il cielo e la terra passeranno, ma le mie

parole non passeranno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Nel clima apocalittico, da fine dei tempi

dei Vangeli di questi ultimi giorni, spicca

oggi la conclusione della parabola del

fico con la splendida promessa di Gesù;

i cieli e la terra passeranno, ma la sua

Parola non passerà.

Così è anche nella nostra vita; passano

i governi, le amministrazioni, le lotte,

le economie, le scoperte scientifiche,

ma la Parola non passa.

Se siamo discepoli, guardando alle nostre

spalle possiamo leggere la nostra vita

come il dispiegamento della misericordia

di Dio, come una progressiva

configurazione a Cristo.

Questo cambiamento, lento ed inesorabile,

si produce con la meditazione quotidiana

della Parola, con l’entrare in comunione

sempre più profonda con lo

Spirito del Signore.

Non lasciamoci turbare dagli eventi della

vita, allora, restiamo saldi nella Parola

che ci salva e ci riempie il cuore, che ci

rende saldi davanti alle vicende della vita.

Impariamo, aiutati dallo Spirito, a leggere

gli eventi della vita e della Chiesa, sapendo

che l’unico punto di riferimento è

e resta la Parola.

Questa Parola ascoltiamo, osserviamo,

custodiamo, sapendo che davanti a tutti

i cambiamenti della vita, lei sola accompagnata

dalla preghiera, permane immutata.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.