Della 7° settimana del Tempo Ordinario.
Sant' Etelberto, Re
del Kent.
Prima Lettura
Il salario dei
lavoratori che voi non avete pagato, grida, e le loro proteste
sono giunte alle
orecchie del Signore onnipotente.
Dalla lettera di san
Giacomo apostolo (5,1-5)
Ora a voi, ricchi:
piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi!
Le vostre ricchezze
sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme.
Il vostro oro e il
vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine
si alzerà ad accusarvi
e divorerà le vostre carni come un fuoco.
Avete accumulato
tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei
lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi
non avete pagato,
grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi
del Signore
onnipotente.
Sulla terra avete
vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per
il giorno della
strage.
Avete condannato e
ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
Parola di Dio.
Vangelo
È meglio per te
entrare nella vita con una mano sola,
anziché con le due
mani andare nella Geènna.
Dal Vangelo secondo
Marco (9,41-50) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Chiunque vi darà da bere un
bicchiere d’acqua nel
mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico,
non perderà la sua
ricompensa.
Chi scandalizzerà uno
solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio
per lui che gli venga
messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è
motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella
vita con una mano
sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel
fuoco inestinguibile.
E se il tuo piede ti è
motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella
vita con un piede
solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna.
E se il tuo occhio ti
è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare
nel regno di Dio con
un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato
nella Geènna, dove il
loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà
salato con il fuoco.
Buona cosa è il sale;
ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore?
Abbiate sale in voi
stessi e siate in pace gli uni con gli altri».
Parola del Signore.
Meditazione
personale sul Vangelo di oggi.
Anche Gesù, come
il libro del Siràcide, ci dà una serie di avvertimenti per
non dare
scandalo.
Il Messia non
ama le mezze misure, né ci vuole con i piedi in due staffe;
ci chiede un
“sì” coraggioso e pieno.
Lo scandalo è un
blocco posto sulla strada di chi vuole camminare nella
fedeltà al
Signore.
Occorre prendere
decisioni serie e definitive nella nostra vita di cristiani;
dovremmo far
risuonare nella coscienza, e poi far rimbalzare in tutta la
società, queste
parole del Vangelo di oggi.
Alzare la voce
perché la vita sia liberata da tanti scandali; (anche fra uomini
di Chiesa), che
ne inquinano tutti i settori e sono rovinosi tanto per i piccoli
che credono,
quanto per l’intera umanità.
Se vogliamo
accogliere il messaggio evangelico non possiamo seguire ciò
che ci distoglie
da esso.
Un salutare
rimedio sarà una continua opera di conversione e la capacità
di essere
portatori di una ventata di aria pulita.
Per quanto
questo possa essere complicato, siamo sicuri che Dio sarà sempre
al nostro
fianco, per guidare i nostri passi e indicarci la via.
Allora
diventeremo sale non per noi, ma per coloro che incontreremo nel
nostro cammino.
Mostreremo che
la vita, tante volte insipida, può avere sapore solo se vissuta
con scelte
autentiche di bene, attraverso l’aiuto della preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.