domenica 20 giugno 2021

Il Vangelo del Lunedì 21 Giugno 2021

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

San Luigi Gonzaga, religioso.

Prima lettura.

Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore.

Dal libro della Gènesi (12,1-9)

In quei giorni, il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra, dalla tua

parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò.

Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa

tu essere una benedizione.

Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò,

e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».

Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot.

Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran.

Abram prese la moglie Sarài e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano

acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono

verso la terra di Canaan.

Arrivarono nella terra di Canaan e Abram la attraversò fino alla località di

Sichem, presso la Quercia di Morè.

Nella terra si trovavano allora i Cananei.

Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questa terra».

Allora Abram costruì in quel luogo un altare al Signore che gli era apparso.

Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la tenda, avendo Betel

ad occidente e Ai ad oriente.

Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore.

Poi Abram levò la tenda per andare ad accamparsi nel Negheb.

Parola di Dio.

Vangelo.

Togli prima la trave dal tuo occhio.

Dal Vangelo secondo Matteo (7,1-5) anno dispari-

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere

giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e

con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.

Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi

della trave che è nel tuo occhio?

O come dirai al tuo fratello: "Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio",

mentre nel tuo occhio c'è la trave?

Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere

la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Siamo sempre molto abili nel giudicare chi ci sta accanto.

Crediamo di sapere, di conoscere, di capire chi ci è vicino.

E, troppo spesso, il giudizio che diamo è negativo, tranciante, eccessivo.

Se una persona commette un errore, subito esce dalla nostra sfera di amicizia, o,

al massimo, gli rivolgiamo qualche attenzione ma con sufficienza.

Ma il giudizio più terribile è quello dato in nome della fede, quando, santamente

e devotamente, sottolineiamo i difetti o i peccati altrui pensando, facendo così,

di rendere onore a Dio.

Gesù azzera tutte queste illusioni con un’affermazione che ci fa rabbrividire;

prima di giudicare gli altri è meglio analizzare se stessi, togliere la trave che

ci impedisce di vedere la pagliuzza nell’occhio del fratello.

Non si tratta di evitare il giudizio, di non avere opinioni, certo.

Ma di averle mettendosi nella dinamica prospettiva di Dio che non vede il

peccato ma il peccatore e del peccatore vede la possibile redenzione.

Siamo chiamati a giudicare noi stessi e gli altri con la compassione che ci proviene

dal Maestro, sapendo che la vita è un percorso e che ogni errore può essere superato,

redento, riparato.

Iniziamo questa settimana provando a giudicare in altro modo, mettendoci nella

prospettiva di Dio, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.