4° settimana di
Quaresima.
1° Lettura dal libro
del profeta Isaìa (65,17-21)
Dal Vangelo secondo Giovanni
(4.43-54) anno pari.
In quel tempo, Gesù
partì [dalla Samarìa] per la Galilea.
Gesù stesso infatti
aveva dichiarato che un profeta non riceve onore
nella propria patria.
Quando dunque giunse
in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano
visto tutto quello che
aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa;
anch'essi infatti erano
andati alla festa.
Andò dunque di nuovo a
Cana di Galilea, dove aveva cambiato
l'acqua in vino.
Vi era un funzionario
del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao.
Costui, udito che Gesù
era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui
e gli chiedeva di
scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire.
Gesù gli disse: «Se
non vedete segni e prodigi, voi non credete».
Il funzionario del re
gli disse: «Signore, scendi prima che il mio
bambino muoia».
Gesù gli rispose: «Và,
tuo figlio vive».
Quell'uomo credette
alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino.
Proprio mentre
scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo
figlio vive!».
Volle sapere da loro a
che ora avesse cominciato a star meglio.
Gli dissero: «Ieri,
un'ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato».
Il padre riconobbe che
proprio a quell'ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio
vive», e credette lui
con tutta la sua famiglia.
Questo fu il secondo
segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù, qui e altrove; non vuole
che le persone lo cerchino come se fosse
un piccolo maghetto, non vuole
una fede legata a prodigi e al soprannaturale.
Così come ha rifiutato, nel
deserto, di compiere prodigi per attirare l'attenzione,
anche qui Gesù manifesta fastidio
per la richiesta del padre.
Il quale, imperterrito, tira
diritto per la sua strada.
Ha ragione il rabbì, e ci
mancherebbe, poi magari ne possono discutere per ore.
Ma adesso, per favore, guarisca
suo figlio.
Cede il Signore, come sempre, e lo
invita a tornare a casa.
Nessuna garanzia, nessun segno,
come per i dieci lebbrosi.
La guarigione, ogni guarigione,
la nostra guarigione, avviene solo mentre
camminiamo, sempre.
Nessun miracolo avviene se non ne
siamo coinvolti, se non iniziamo
un percorso.
Dio non vuole e non può cambiare
una situazione se noi per primi non
mettiamo ogni nostro sforzo per
cambiarla aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio
ora e sempre nei
secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata Fausto.