giovedì 7 novembre 2019

Il Vangelo del Venerdì 8 Novembre 2019


Della 31° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (15,14-21)
Fratelli miei, sono anch'io convinto, per quel che vi riguarda, che voi pure siete
pieni di bontà, colmi di ogni conoscenza e capaci di correggervi l'un l'altro.
Tuttavia, su alcuni punti, vi ho scritto con un po' di audacia, come per ricordarvi
quello che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata data da Dio per essere
ministro di Cristo Gesù tra le genti, adempiendo il sacro ministero di annunciare
il vangelo di Dio perché le genti divengano un'offerta gradita, santificata
dallo Spirito Santo.
Questo dunque è il mio vanto in Gesù Cristo nelle cose che riguardano Dio.
Non oserei infatti dire nulla se non di quello che Cristo ha operato per mezzo
mio per condurre le genti all'obbedienza, con parole e opere, con la potenza di
segni e di prodigi, con la forza dello Spirito.
Così da Gerusalemme e in tutte le direzioni fino all'Illiria, ho portato a termine
la predicazione del vangelo di Cristo.
Ma mi sono fatto un punto di onore di non annunciare il Vangelo dove era già
conosciuto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui, ma,
come sta scritto: «Coloro ai quali non era stato annunciato, lo vedranno,
e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (16,1-8) anno dispari.
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore,
e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi.
Lo chiamò e gli disse: "Che cosa sento dire di te?
Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare".
L'amministratore disse tra sé: "Che cosa farò, ora che il mio padrone mi
toglie l'amministrazione?
Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno.
So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione,
ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua".
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: "Tu quanto
devi al mio padrone?".
Quello rispose: "Cento barili d'olio".
Gli disse: "Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta".
Poi disse a un altro: "Tu quanto devi?".
Rispose: "Cento misure di grano".
Gli disse: "Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta".
Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza.
I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’uomo riesce a essere geniale nel trovare soluzioni per situazioni inesorabilmente
legate alla terra.
Quando, invece, si tratta di prendere decisioni e fare scelte che riguardano la nostra
amicizia con Dio, improvvisamente diventiamo pigri e indolenti; ci sembra di essere
a corto di idee e senza volontà di impegnarci.
Dev’è veramente la difficoltà?
In realtà, noi riusciamo a trovare le soluzioni per le situazioni in cui mettiamo
il cuore; per quelle, cioè nelle quali mettiamo amore e passione.
Dunque, se abbiamo così tante difficoltà a relazionarci con Dio e a impegnarci
nella sua strada non possiamo dare la colpa a niente altro che al nostro poco
amore nei suoi confronti.
Proviamo a mettere più amore in quello che facciamo per Dio e vedremo con
quanta facilità riusciremo nella sua via.
Facciamo fatica, nessun problema, la preghiera ci darà sicuramente una mano.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.