mercoledì 13 novembre 2024

Il Vangelo del Giovedì 14 Novembre 2024

 

Della 32° settimana del Tempo Ordinario.

San Lorenzo O'Toole, Arcivescovo di Dublino.

Prima Lettura

Accoglilo non più come schiavo,

ma come fratello carissimo.

Dalla lettera di san Paolo

apostolo a Filèmone (7-20)

Fratello, la tua carità è stata per me

motivo di grande gioia e consolazione,

perché per opera tua i santi sono stati

profondamente confortati.

Per questo, pur avendo in Cristo piena

libertà di ordinarti ciò che è opportuno,

in nome della carità piuttosto ti esorto,

io, Paolo, così come sono, vecchio,

e ora anche prigioniero di Cristo Gesù.

Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho

generato nelle catene, lui, che un giorno ti

fu inutile, ma che ora è utile a te e a me.

Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.

Avrei voluto tenerlo con me perché mi

assistesse al posto tuo, ora che sono in

catene per il Vangelo.

Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo

parere, perché il bene che fai non sia

forzato, ma volontario.

Per questo forse è stato separato da te per

un momento: perché tu lo riavessi per

sempre; non più però come schiavo, ma

molto più che schiavo, come fratello

carissimo, in primo luogo per me, ma

ancora più per te, sia come uomo sia

come fratello nel Signore.

Se dunque tu mi consideri amico,

accoglilo come me stesso.

E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è

debitore, metti tutto sul mio conto.

Io, Paolo, lo scrivo di mio pugno: pagherò io.

Per non dirti che anche tu mi sei debitore,

e proprio di te stesso! Sì, fratello!

Che io possa ottenere questo favore

nel Signore; da’ questo sollievo al

mio cuore, in Cristo!

Parola di Dio.

Vangelo

Il regno di Dio è in mezzo a voi.

Dal Vangelo secondo

Luca (17,20-25) anno pari.

In quel tempo, i farisei domandarono a

Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?».

Egli rispose loro: «Il regno di Dio non

viene in modo da attirare l’attenzione,

e nessuno dirà: “Eccolo qui”,

oppure: “Eccolo là”.

Perché, ecco, il regno di Dio è in

mezzo a voi!».

Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni

in cui desidererete vedere anche uno solo

dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non

lo vedrete.

Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo

qui”; non andateci, non seguiteli.

Perché come la folgore, guizzando, brilla

da un capo all’altro del cielo, così sarà il

Figlio dell’uomo nel suo giorno.

Ma prima è necessario che egli soffra molto

e venga rifiutato da questa generazione».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È statistico; ogni qualche tempo qualcuno

preannuncia la fine dei tempi.

Che sia un cattolico millenarista o un

Testimone di Geova, un appassionato di

antiche civiltà o un ecologista spaventato

(c’è di che esserlo?), l’uomo ha bisogno,

per vivere, di immaginare una fine precisa,

un computo, una data finale.

Gesù, invece, sgonfia tali pretese;

i cataclismi, le guerre, non sono il segno

dell’avvicinarsi della fine del mondo

e dobbiamo evitare di correre dietro ai

santoni di turno che ci prospettano

catastrofi inenarrabili e presunte apparizioni

di Gesù (le apparizioni, per i cristiani

sono delle eccezioni ed è auspicabile

che non avvengano!).

Gesù ci chiede di posare i piedi per terra;

la sua presenza è discreta, lo raggiungiamo

col cuore e la vita interiore, non colpisce

i sensi esterni, ma quelli dell’anima,

non ama i grandi eventi, ma quelli

quotidiani fatti di fatica e di fedeltà.

Vigiliamo, amici, non lasciamoci

travolgere dal catastrofismo imperante

dei politici del partito dei verdi;

(il cambiamento climatico è opera

dell’uomo e del suo comportamento

irriguardoso nei confronti della natura),

combattiamo l’ingiustizia con le armi

della pace e stiamo sempre pronti ad

accogliere quando verrà, nella vita

personale di ciascuno di noi o alla

fine dei tempi pregando.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.