Della 22° settimana del Tempo Ordinario.
San Raimondo
Nonnato, religioso.
Prima Lettura
Gesù Cristo è morto
per noi, perché viviamo insieme con lui.
Dalla prima lettera di
san Paolo apostolo ai Tessalonicési (5,1-6.9-11)
Riguardo ai tempi e ai
momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti
sapete bene che il
giorno del Signore verrà come un ladro di notte.
E quando la gente
dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li
colpirà, come le
doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non
siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi
come un ladro.
Infatti siete tutti
figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte,
né alle tenebre.
Non dormiamo dunque
come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Dio infatti non ci ha
destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo
del Signore nostro
Gesù Cristo.
Egli è morto per noi
perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo
insieme con lui.
Perciò confortatevi a
vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri, come già fate.
Parola di Dio.
Vangelo
Io so chi tu sei:
il santo di Dio!
Dal Vangelo secondo
Luca (4,31-37)
In quel tempo, Gesù
scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato
insegnava alla gente.
Erano stupiti del suo
insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era
un uomo che era posseduto da un demonio impuro;
cominciò a gridare
forte: «Basta!
Che vuoi da noi, Gesù
Nazareno?
Sei venuto a
rovinarci?
Io so chi tu sei: il
santo di Dio!».
Gesù gli ordinò
severamente: «Taci! Esci da lui!».
E il demonio lo gettò
a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da
timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che
comanda con autorità e
potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?».
E la sua fama si
diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul
Vangelo di oggi.
È nella sinagoga a pregare,
l’indemoniato; veste come tutti, si comporta come
tutti, è un buon fedele,
all’apparenza.
Ma la visione di Gesù lo scatena
e manifesta tutta la rabbia che porta nel cuore;
insulta Gesù, sa bene che egli è
il Santo di Dio, non c’entra nulla con lui, è venuto
per rovinargli la vita.
Luca, con questo racconto, ci
dice qualcosa di inquietante; è demoniaca una fede
che si ferma al sapere senza
contaminare la vita, demoniaca una fede che non fa
entrare Dio nella quotidianità,
demoniaca una fede che vede Dio come un avversario
venuto per rovinare la bella vita
peccaminosa che vorremmo fare.
Non basta frequentare una Chiesa
per essere credenti e la prima conversione che
siamo chiamati ad operare è
all’interno delle nostre comunità, nella nostra Chiesa.
Il rischio di vivere una fede
sbagliata è sempre presente in noi ma l’autorevolezza
di Gesù ci guarisce, ci sana, ci
converte, ci cambia nel profondo.
Lasciamo che la sua Parola
autorevole, oggi, evidenzi i modi sbagliati che abbiamo
di vivere la fede e diventiamo
finalmente discepoli come egli vuole.
La prima conversione da operare è
in noi stessi, con l’aiuto della preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.