domenica 31 marzo 2019

Il Vangelo del Lunedì 1 Aprile 2019


Della 4° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (65,17-21)
Dal Vangelo secondo Giovanni (4,43-54) anno dispari.
In quel tempo, Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea.
Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore
nella propria patria.
Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano
visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch'essi
infatti erano andati alla festa.
Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino.
Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao.
Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli
chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire.
Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete».
Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia».
Gesù gli rispose: «Va', tuo figlio vive».
Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino.
Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!».
Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio.
Gli dissero: «Ieri, un'ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato».
Il padre riconobbe che proprio a quell'ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive»,
e credette lui con tutta la sua famiglia.
Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’atto di fede del funzionario del re è grande.
Sicuramente la fama di taumaturgo di Gesù era giunta anche a lui; egli aveva
saputo che il Signore guariva semplicemente toccando gli ammalati o con
una parola potente pronunciata con autorità dinanzi a loro.
Ma qui, il Signore gli dice semplicemente di andare a vedere suo figlio,
che è guarito.
Non un segno, non una conferma immediata; soltanto la fiducia cieca nella
parola di Gesù.
L’uomo comprende a quale sfida lo chiamo il Maestro, e accetta.
Egli si pone sulla strada del ritorno a casa, e, soltanto dopo qualche ora ha la
conferma che la Parola di Gesù, ancora una volta, ha fatto il suo effetto.
Se solo avessimo più fede nelle parole di Cristo anche noi vedremmo miracoli
ben più grandi; la fede in Gesù e nella sua potenza ottiene tutto, a patto che
sappiamo credere senza porre alcuna condizione a Dio e al suo operato,
ma semplicemente, pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.