Della 34° settimana del
Tempo Ordinario
Cristo Re.
1° Lettura dal libro
del profeta Ezechièle (34,11-12.15-17)
2° Lettura dalla prima
lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,20-26.28)
Dal Vangelo secondo
Matteo (25,31-46) anno A.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà
nella sua gloria, e
tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria.
Davanti a lui verranno
radunati tutti i popoli.
Egli separerà gli uni
dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre,
e porrà le pecore alla
sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a
quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del
Padre mio, ricevete in
eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione
del mondo, perché ho
avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete
e mi avete dato da
bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete
vestito, malato e mi
avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli
risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato
e ti abbiamo dato da
mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere?
Quando mai ti abbiamo
visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti
abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo
visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”.
E il re risponderà
loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a
uno solo di questi
miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a
quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti,
nel fuoco eterno,
preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto
fame e non mi avete
dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da
bere, ero straniero e
non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito,
malato e in carcere e
non mi avete visitato”.
Anch’essi allora
risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato
o assetato o straniero
o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”.
Allora egli risponderà
loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete
fatto a uno solo di
questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno:
questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
È paradossaIe il fatto che la
liturgia ponga oggi, nella solennità di Cristo Re,
proprio un no evangelico che, in
qualche modo, narra la sua sconfitta.
Invece, in questa apparente
disfatta si manifesta la sua regalità; Gesù non è
un re che, come quelli umani, ha bisogno
di manifestare la sua potenza
in maniera roboante.
Egli è soprattutto re di coloro
che lo riconoscono come Signore della loro vita,
non importa in quale particolare
frangente egli si manifesti.
La grandezza del buon ladrone sta
proprio qui; egli ha riconosciuto, in
quell'uomo disfatto dal dolore e dalla
sofferenza, il Figlio di Dio.
Oggi possiamo chiedere la grazia
di riconoscere il Signore anche quando egli
manifesta la sua regalità nella sofferenza
e nella croce.
Non è assolutamente semplice, per
riuscirci bene dobbiamo farci aiutare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà come in cielo così in
terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi
li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in
tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e
sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.