mercoledì 8 aprile 2015

Il Vangelo del Giovedì 9 Aprile 2015

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (3,11-26)
Dal Vangelo secondo Luca (24,35-48) anno B.
In quel tempo, [i due discepoli che erano
ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era
accaduto lungo la via e come l’avevano
riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù
in persona stette in mezzo a loro e
disse: «Pace a voi!».
Sconvolti e pieni di paura, credevano di
vedere un fantasma.
Ma egli disse loro: «Perché siete turbati,
e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
Guardate le mie mani e i miei piedi: sono
proprio io!
Toccatemi e guardate; un fantasma non ha
carne e ossa, come vedete che io ho».
Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora
ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui
qualche cosa da mangiare?».
Gli offrirono una porzione di pesce arrostito;
egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi
dissi quando ero ancora con voi: bisogna che
si compiano tutte le cose scritte su di me nella
legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».
Allora aprì loro la mente per comprendere
le Scritture e disse loro: «Così sta scritto:
il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo
giorno, e nel suo nome saranno predicati a
tutti i popoli la conversione e il perdono dei
peccati, cominciando da Gerusalemme.
Di questo voi siete testimoni».
Parola del Signore.
L’annuncio del Vangelo è incentrato sulla notizia
del mistero di morte e risurrezione di Gesù, e il
perdono dei peccati di coloro che credono in Lui.
Pietro dice che, se è avvenuto il miracolo, non
è a motivo del loro operato, ma perché per mezzo
della loro parola, si manifestasse la potenza
di Gesù risorto.
Se vogliamo contemplare la sua gloria e la sua
potenza redentrice, anche noi dobbiamo pentirci
dei nostri peccati per iniziare una nuova vita in Lui.
Come fece Gesù con i suoi discepoli.
Il miracolo più bello che Gesù compie davanti
ai suoi discepoli sbigottiti è quello di aprire le
loro menti all’intelligenza delle Scritture; è un
modo per dire che Egli dona loro la comprensione
di tutto quanto è avvenuto riguardo a Lui.
Non si tratta di un caso, o di una serie di eventi
politici che hanno decretato la sua morte; tutto
era già stato profetizzato.
I profeti avevano già predetto il suo sacrificio
e la sua morte a favore di tutta l’umanità, perché
essa potesse avere salvezza grazie a Lui; di questo
essi erano diventati i testimoni.
Perciò, non è stato un caso, ma il frutto per la
nostra salvezza, per questo diciamo il nostro
grazie al Signore con la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.