martedì 3 marzo 2020

Il Vangelo del Mercoledì 4 Marzo 2020


Della 1° settimana di Quaresima.
San Casimiro.
Prima lettura dal libro dal profeta Giona (3,1-10)
In quel tempo, fu rivolta a Giona la parola del Signore: «Àlzati, va' a Nìnive,
la grande città, e annuncia loro quanto ti dico».
Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino.
Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava:
«Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco,
grandi e piccoli.
Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto,
si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto:
«Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino,
non bevano acqua.
Uomini e bestie si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno
si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani.
Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non
abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia,
e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (11,29-32) anno pari.
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa
generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà
dato alcun segno, se non il segno di Giona.
Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio
dell'uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa
generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra
per ascoltare la sapienza di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa
generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona
si convertirono.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Cerchiamo segni della presenza di Dio, sempre, ovunque.
Gesù, duro, ammonisce; nessun segno ci è dato, se non quello di Giona,
il segno della predicazione.
Gli abitanti di Nìnive si sono convertiti alla predicazione di un pavido profeta,
gli hanno dato retta, hanno proclamato una penitenza pubblica, hanno chiesto
e ottenuto perdono e misericordia.
E noi?
Noi siamo arcistufi dei profeti, conosciamo a memoria il cattolicesimo, siamo
troppo presi per prendere sul serio l’annuncio discreto della Chiesa.
No, amici, stiamo attenti; nella povertà della nostra Chiesa Dio ci raggiunge,
nelle parole spesso (troppo spesso) che sembrano usurate e consumate,
parole ripetute ma che non dicono più nulla.
Anche se ad alcune persone, invece, fanno molto male, leggendo quello
che mi scrivono, a causa di questi miei commenti.
Siamo chiamati a scovare la traccia della presenza di Dio nelle esperienze
quotidiane che facciamo, ma se non ci riusciamo, purtroppo, abbiamo un
problema di fondo o di mancanza di umiltà.
Ed allora, il mio consiglio è di farvi un esame di coscienza, facendovi
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.