venerdì 19 aprile 2024

Il Vangelo del Sabato 20 Aprile 2024

 

Della 3° settimana di Pasqua.

Sant'Aniceto, papa.

Prima lettura.

La Chiesa si consolidava, e con il conforto

dello Spirito Santo cresceva di numero.

Dagli Atti degli Apostoli (9,31-42)

La Chiesa era dunque in pace per tutta

la Giudea, la Galilea e la Samaria: si

consolidava e camminava nel timore

del Signore e, con il conforto dello

Spirito Santo, cresceva di numero.

E avvenne che Pietro, mentre andava a

far visita a tutti, si recò anche dai fedeli

che abitavano a Lidda.

Qui trovò un uomo di nome Enea, che

da otto anni giaceva su una barella

perché era paralitico.

Pietro gli disse: "Enea, Gesù Cristo ti

guarisce; àlzati e rifatti il letto".

E subito si alzò.

Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del

Saron e si convertirono al Signore.

A Giaffa c'era una discepola chiamata

Tabità-nome che significa Gazzella-la

quale abbondava in opere buone e faceva

molte elemosine.

Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì.

La lavarono e la posero in una stanza

al piano superiore.

E, poiché Lidda era vicina a Giaffa,

i discepoli, udito che Pietro si trovava

là, gli mandarono due uomini a invitarlo:

"Non indugiare, vieni da noi!".

Pietro allora si alzò e andò con loro.

Appena arrivato, lo condussero al piano

superiore e gli si fecero incontro tutte le

vedove in pianto, che gli mostravano le

tuniche e i mantelli che Gazzella

confezionava quando era fra loro.

Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò

a pregare; poi, rivolto al corpo, disse:

"Tabità, àlzati!".

Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si

mise a sedere.

Egli le diede la mano e la fece alzare,

poi chiamò i fedeli e le vedove e la

presentò loro viva.

La cosa fu risaputa in tutta Giaffa,

e molti credettero nel Signore.

Parola di Dio.

Vangelo.

Da chi andremo?

Tu hai parole di vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,60-69) anno pari.

Molti dei suoi discepoli, dopo aver

ascoltato, dissero: "Questa parola è dura!

Chi può ascoltarla?".

Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi

discepoli mormoravano riguardo a

questo, disse loro: "Questo vi scandalizza?

E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là

dov'era prima?

È lo Spirito che dà la vita, la carne non

giova a nulla; le parole che io vi ho detto

sono spirito e sono vita.

Ma tra voi vi sono alcuni che non credono".

Gesù infatti sapeva fin da principio chi

erano quelli che non credevano e chi era

colui che lo avrebbe tradito.

E diceva: "Per questo vi ho detto che

nessuno può venire a me, se non gli

è concesso dal Padre".

Da quel momento molti dei suoi discepoli

tornarono indietro e non andavano più con lui.

Disse allora Gesù ai Dodici: "Volete

andarvene anche voi?".

Gli rispose Simon Pietro: "Signore,

da chi andremo?

Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo

creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio".

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La folla è stordita dal discorso di Gesù.

Troppo elevato il ragionamento,

inaccessibile la sua riflessione,

eccessiva la sua proposta.

Il clima di tensione fra la folla e Gesù è

sfociato quasi in rissa, e molti se ne sono

andati, offesi dalla arroganza di questo

falegname che, invece di accettare il

plauso della folla, se ne va.

Ma qui, ora, accade qualcosa di peggiore;

sono i suoi discepoli ad andarsene, non

i suoi avversari o i devoti di sempre che

seguono il guru di turno.

I discepoli che lo hanno seguito, che

hanno creduto in Lui, che si sono accesi

di passione per le sue parole.

Ora se ne vanno, perché il discorso di

Gesù è troppo impegnativo, troppo

duro, chi può intenderlo?

Anche noi discepoli, a volte, ci troviamo

davanti a parole del Signore troppo

impegnative e vorremmo fuggire lontano.

E il Maestro, grandissimo, si gira verso

gli apostoli; non li scongiura di restare,

non li prega di fermarsi, almeno loro.

Li invita ad andarsene, se vogliono.

È libero, Gesù.

Libero anche dall’essere un punto

di riferimento.

Libero; non accetta compromessi, non

attenua l’esigenza della sue richieste.

È libero, non vuole discepoli ad ogni costo.

Bella lezione di vita, a noi, perciò,

la scelta di andarcene o rimanere,

dobbiamo scegliere e solo la preghiera

ci può aiutare nella scelta giusta.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.