giovedì 11 giugno 2020

Il Vangelo del Venerdì 12 Giugno 2020


Della 10° settimana del Tempo Ordinario.
Prima lettura dal primo libro dei Re (19,9a.11-16)
In quei giorni, [Elìa, giunto al monte di Dio, l’Oreb,] entrò in una caverna per
passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore: « Esci e férmati
sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò.
Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce
davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento.
Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco.
Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera.
Come l’udì, Elìa si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò
All’ingresso della caverna.
Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: «Che cosa fai qui, Elìa?».
Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché
gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari,
hanno ucciso di spada i tuoi profeti.
Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita».
Il Signore gli disse: «Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco;
giunto là, ungerai Cazaèl come re su Aram.
Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsì, come re su Israele e ungerai Elisèo, figlio
di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (5,27-32) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non
commetterai adulterio”.
Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso
adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te:
ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo
corpo venga gettato nella Geènna.
E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te:
ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo
corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”.
Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione
illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata,
commette adulterio».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
È esigente Gesù, forse.
Quante volte ci avviciniamo alla fede come se Dio fosse l’Agenzia delle Entrate;
le tasse bisogna pur pagarle, ma meno se ne pagano e meglio è.
Negli affetti, ad esempio; qualche pensiero osceno non fa certo male, qualche
fantasia non procura danni, tanto poi resto fedele al mio coniuge.
Gesù propone un atteggiamento diverso; Dio ha voluto sin dall’inizio la coppia,
un uomo e una donna (per buona pace dei pro gay), che si amassero per tutta la
vita, compagni di viaggio verso la pienezza.
L’interpretazione riduttiva e maschilista del rapporto di coppia non è il sogno
di Dio, non è il progetto che Egli ha voluto.
Gesù ce lo ricorda, dicendo che vale la pena di sacrificare ogni cosa per perseguire
questo sogno, per realizzare questo progetto, ricordando all’uomo che, la donna,
non è un suo oggetto da trattare a suo piacimento, ma da amare di un amore vero.
Prendiamo sul serio le parole del Maestro; la fede può davvero illuminare e cambiare
radicalmente la nostra vita, anche quando si tratta della vita affettiva e di coppia.
Che bello poterlo dire in questi fragili tempi in cui si ha paura di amare!
Amiamo amici, fino all’inverosimile, perché, quando si arriva ad una certo età,
come sono arrivato io, se hai amato veramente, la tua anima sarà veramente
in pace, con te stesso e soprattutto con il Signore, se vi è difficile, fatevi
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.