lunedì 10 gennaio 2022

Il Vangelo del Martedì 11 Gennaio 2022

 

Della 1° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Igino, Papa.

Prima Lettura

Il Signore si ricordò di Anna ed ella partorì Samuèle.

Dal primo libro di Samuele (1,9-20)

In quei giorni Anna si alzò, dopo aver mangiato e bevuto a Silo; in quel momento

il sacerdote Eli stava seduto sul suo seggio davanti a uno stipite del tempio del Signore.

Ella aveva l'animo amareggiato e si mise a pregare il Signore, piangendo dirottamente.

Poi fece questo voto: "Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della

tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua

schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita

e il rasoio non passerà sul suo capo".

Mentre ella prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando

la sua bocca.

Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si

udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca.

Le disse Eli: "Fino a quando rimarrai ubriaca?

Smaltisci il tuo vino!".

Anna rispose: "No, mio signore; io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino

né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogando il mio cuore davanti al Signore.

Non considerare la tua schiava una donna perversa, poiché finora mi ha fatto parlare

l'eccesso del mio dolore e della mia angoscia".

Allora Eli le rispose: "Va' in pace e il Dio d'Israele ti conceda quello che gli hai chiesto".

Ella replicò: "Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi".

Poi la donna se ne andò per la sua via, mangiò e il suo volto non fu più come prima.

Il mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore, tornarono

a casa a Rama. Elkanà si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei.

Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò

Samuèle, "perché-diceva-al Signore l'ho richiesto".

Parola di Dio.

Vangelo

Gesù insegnava come uno che ha autorità.

Dal Vangelo secondo Marco (1,21b-28) anno pari.

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava.

Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno

che ha autorità, e non come gli scribi.

Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro

e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?

Sei venuto a rovinarci?

Io so chi tu sei: il santo di Dio!".

E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!".

E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo?

Un insegnamento nuovo, dato con autorità.

Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!".

La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il primo miracolo compiuto da Gesù, in Marco, è la guarigione di un indemoniato

nella sinagoga.

Indemoniato che partecipa tranquillamente alla preghiera, come se niente fosse.

Come se Marco volesse dire alla sua comunità; per poter accogliere il Vangelo

dobbiamo anzitutto purificare la nostra Chiesa.

Da cosa dobbiamo purificarci?

Dal pensare che Gesù non c’entri nulla con noi, che Dio ci rovina invece di

realizzarci, e dal ridurre la fede alla sola conoscenza.

Tutti modi scorretti di intendere la fede stessa e che, pure, anche noi

viviamo ancora oggi.

Molti fra noi vivono come se Dio non avesse nulla a che fare con la propria vita,

riducendo la fede ad un angolo settimanale da cui tirar fuori un pò di devozione.

Altri, poi, sono convinti che Dio è venuto apposta per impedirci di gioire e di godere,

giudice severo ed intransigente che tutto scruta e punisce, vero avversario dell’uomo.

Altri ancora, invece, riducono la fede al “sapere”; conoscono le verità della fede

che, però, non scalfiscono la loro vita.

La prima conversione che siamo chiamati a fare è interna alla Chiesa, a noi;

prima di annunciare il Cristo, siamo chiamati noi stessi ad accogliere il suo

annuncio anche se pensiamo di essere già sufficientemente cristiani, facendoci

aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.