giovedì 14 novembre 2019

Il Vangelo del Venerdì 15 Novembre 2019


Della 32° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro della Sapienza (13,1-9)
Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è, né, esaminandone
le opere, riconobbero l’artefice.
Ma o il fuoco o il vento o l’aria veloce, la volta stellata o l’acqua impetuosa
o le luci del cielo essi considerarono come dèi, reggitori del mondo.
Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi, pensino quanto è superiore
il loro sovrano, perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza.
Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia, pensino da ciò quanto
è più potente colui che li ha formati.
Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore.
Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero, perché essi facilmente s’ingannano
cercando Dio e volendolo trovare.
Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura e si lasciano prendere
dall’apparenza perché le cose viste sono belle.
Neppure costoro però sono scusabili, perché, se sono riusciti a conoscere tanto da
poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (17,26-37) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè,
così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano
moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne
il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano,
vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma,
piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti.
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa,
non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro.
Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato
via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una
verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?».
Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Verrai, Signore.
Verrai alla fine dei tempi, quando nessuno ci penserà più.
Quando penseremo che il tuo ritorno è ormai impossibile, verrai e allora saremo
spiazzati, non capiremo, non saremo pronti, come non siamo mai pronti agli
eventi improvvisi, alle sorprese inattese, alle cose grandi e piene di luce.
Vieni, Signore, nel cuore di ognuno, chiedi ospitalità, chiedi di essere accolto,
chiedi di osare, di credere.
Vieni, ma siamo troppo occupati, troppo presi, troppo tutto.
Vediamo passare Noè accanto a noi senza riconoscerlo e Lot, chiamato
dall’angelo ad uscire dalle tante Sodoma e Gomorra in cui abitiamo.
Li vediamo, ma non sappiamo più riconoscerli, non sappiamo più leggere
i sorrisi accennati dei profeti, non sappiamo più interpretare le immense
solitudini che essi riempiono.
Prendici, Signore.
Prendici, non lasciarci a vagare nella pochezza delle nostre vite.
Prendici con Te, rendici discepoli da ora e per sempre.
Che dite, amici, proviamo?
Perciò, lasciamoci prendere, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.