giovedì 4 febbraio 2021

Il Vangelo del Venerdì 5 Febbraio 2021

 

Della 4° settimana del Tempo Ordinario.

Sant’Agata, vergine e martire.

Prima lettura dalla lettera agli Ebrei (13,1-8)

Fratelli, l'amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l'ospitalità; alcuni,

praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli.

Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli

che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo.

Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia.

I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.

La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete,

perché Dio stesso ha detto: «Non ti lascerò e non ti abbandonerò».

Così possiamo dire con fiducia: «Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura.

Che cosa può farmi l'uomo?».

Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio.

Considerando attentamente l'esito finale della loro vita, imitatene la fede.

Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Marco (6,14-19) anno dispari.

In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso.

Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi».

Altri invece dicevano: «È Elìa».

Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti».

Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto

decapitare, è risorto!».

Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in

prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l'aveva sposata.

Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello».

Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode

temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell'ascoltarlo

restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.

Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un

banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell'esercito

e i notabili della Galilea.

Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.

Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».

E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà

del mio regno».

Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?».

Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».

E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi

dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».

Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle

opporle un rifiuto.

E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni.

La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio,

la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre.

I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo

posero in un sepolcro.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ci sono dei potenti, ieri e oggi, che pensano di avere la Storia fra le mani, che si

illudono di contare, di pesare, di determinare il destino degli uomini.

E, purtroppo, a volte accade proprio così; la storia è piena di dittatori, di demagoghi,

di violenti che pensano di cambiare il corso degli eventi a partire dalle proprie

intuizioni politiche e sociali.

Re e vassalli, tutti convinti di passare alla storia.

Come Erode Antipa, il figlio incapace di Erode il grande, fratello di Filippo e Archelao.

A lui è toccata la Galilea e un titolo che non ha nulla a che vedere con la potenza

del padre despota.

Roma stessa gli toglierà ogni incarico a causa della sua condotta violenta e finirà

i suoi giorni in esilio nelle Gallie.

Per un attimo Erode sembra essere attirato dalla cruda predicazione del Battista

che non ha paura di condannare la sua condotta morale; Erode ha come amante

sua nuora e non pare preoccuparsene!

La storia la conosciamo; storia di un re pavido che si fa manipolare da una donna

gelosa e dalla paura di perdere la faccia davanti agli ospiti.

Piccolo despota che pensa di uccidere il più grande dei profeti e che, invece,

viene ricordato dalla storia solo grazie a Giovanni il precursore.

Purtroppo, ancora oggi ci sono di questi personaggi, anche fra gli uomini di Chiesa,

impariamo a conoscerli ed a evitarli, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.