lunedì 14 novembre 2016

Il Vangelo del Martedì 15 Novembre 2016

1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di
san Giovanni apostolo (3,1-6.14-22)
Dal Vangelo secondo Luca (19,1-10) anno pari.
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando,
quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco,
cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla,
perché era piccolo di statura.
Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro,
perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo,
scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».
Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia.
Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà
di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco
quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché
anch’egli è figlio di Abramo.
Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La vicenda di Zaccheo è la prova evidente che la conversione è dono di Dio.
Cos’è allora che noi possiamo mettere in atto in tal senso?
O meglio in quale maniera possiamo rendere possibile il dono
della conversione?
Semplice; con il coraggio di cercare Gesù, costi quel che costi.
Forse può anche essere sufficiente cominciare con una piccola ma continua
ansia di sapere chi è veramente.
Ma poi bisogna andare oltre e coltivare il coraggio di prendere le distanze
dalla massa, da quello che pensa la gente, dal rispetto umano, che troppo
spesso ci trattiene e ci dissuade.
Solo a questa condizione è possibile attenderlo dove siamo certi che passa.
Il suo passare nella nostra vita dipende infatti dal nostro libero assenso.
Tutto il resto lo fa Lui, e siamo certi che Lui lo fa fino in fondo, perché
è sempre alla ricerca di ciò che è perduto.
Facciamo uscire dal nostro cuore, il coraggio di incontrare Gesù, senza
vergognarci, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.