domenica 17 gennaio 2021

Il Vangelo del Lunedì 18 Gennaio 2021

 

Della 2° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Margherita d’Ungheria, vergine.

Prima lettura dalla lettera agli Ebrei (5, 1-10)

Fratelli, ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene

costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.

Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza

e nell'errore, essendo anche lui rivestito di debolezza.

A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso,

come fa per il popolo.

Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio,

come Aronne.

Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote,

ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì

come è detto in un altro passo: «Tu sei sacerdote per sempre, secondo l'ordine

di Melchìsedek».

Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida

e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui,

venne esaudito.

Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne

causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato

proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchìsedek.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 2, 18-22) anno dispari.

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno.

Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli

dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».

Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo

è con loro?

Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.

Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.

Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo

nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.

E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri,

e si perdono vino e otri.

Ma vino nuovo in otri nuovi!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù non è venuto a rattoppare una visione religiosa in difficoltà, non è venuto

a mettere una pezza sullo strappo creato dall’intransigenza dei farisei e dei dottori

della legge con il popolo, da essi guardato con disprezzo, ma a riformulare un

modo nuovo di stare con Dio, attingendo alla più autentica fede ebraica.

La miriade di precetti che avevano finito con l’ingabbiare l’originaria alleanza

fra Dio e il suo popolo cedono il passo al primigenio e fondante comandamento

dell’amore che imita l’amore di Cristo e che da Lui attinge per amare se stessi

e il prossimo.

Il rapporto con Dio non è più fondato sul timore ma sull’amore sponsale;

Gesù è lo sposo.

Le norme, i precetti, le tradizioni religiose, allora, acquistano profondità e senso

solo se ricondotte all’amore sponsale.

Le pratiche devozionali non vengono eliminate ma ricomprese e riformulate.

Il digiuno che serve a ricordarci cosa è essenziale, che manifesta la nostra ricerca

interiore non è più un merito agli occhi di Dio, ma il lamento della sposa che ha

nostalgia dello sposo.

Continuamente, anche nella Chiesa, dobbiamo capire il senso di ciò che facciamo

e riportarlo all’essenziale, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.