giovedì 5 maggio 2016

Il Vangelo del Venerdì 6 Maggio 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (18,9-18)
Dal Vangelo secondo Giovanni (16,20-23) anno C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità,
in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete,
ma il mondo si rallegrerà.
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si
cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta
la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non
si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto
al mondo un uomo.
Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo
e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi
la vostra gioia.
Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Ci sono delle gioie per le quali siamo disposti a sacrificare
tutto pur di ottenerle, ma poi ci accorgiamo che, una volta
ottenute, non ci appagano fino in fondo.
Oppure quella serenità che abbiamo cercato di costruire
con tanto sforzo, ci viene rubata in un attimo da situazioni
avverse che ci lasciano vuoti e tristi.
Ma c’è una gioia che nessun evento o persona può portarci
via; è la gioia che dona Gesù con la sua presenza.
Quando c’è Lui, si vive in una pienezza di amore e di vita
tale che essa si diffonde a si irradia intorno a noi.
Perciò, è l’amore del Signore che ci dona; pace, serenità e gioia.
Se ne sentiamo la presenza anche noi, ringraziamolo con la preghiera.   
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.