Della 3° settimana di Avvento.
San Liberato
(Liberale), martire a Roma,
Prima lettura.
Ecco, la vergine
concepirà e partorirà un figlio.
Dal libro del profeta
Isaìa (7,10-14)
In quei giorni, il
Signore parlò ad Àcaz:
«Chiedi per te un
segno dal Signore, tuo
Dio, dal profondo
degli inferi oppure dall'alto».
Ma Àcaz rispose: «Non
lo chiederò, non
voglio tentare il
Signore».
Allora Isaìa disse:
«Ascoltate, casa di Davide!
Non vi basta stancare
gli uomini, perché
ora vogliate stancare
anche il mio Dio?
Pertanto il Signore
stesso vi darà un segno.
Ecco: la vergine
concepirà e partorirà un
figlio, che chiamerà
Emmanuele».
Parola di Dio.
Vangelo.
Ecco, concepirai e
darai alla luce un figlio.
Dal Vangelo secondo Luca
(1,26-38) anno pari.
Al sesto mese,
l'angelo Gabriele fu mandato
da Dio in una città
della Galilea, chiamata
Nàzaret, a una
vergine, promessa sposa
di un uomo della casa
di Davide,
di nome Giuseppe.
La vergine si chiamava
Maria.
Entrando da lei,
disse: «Rallégrati, piena
di grazia: il Signore
è con te».
A queste parole ella
fu molto turbata e si
domandava che senso
avesse un saluto
come questo.
L'angelo le disse:
«Non temere, Maria,
perché hai trovato
grazia presso Dio.
Ed ecco, concepirai un
figlio, lo darai
alla luce e lo
chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà
chiamato Figlio
dell'Altissimo; il
Signore Dio gli darà
il trono di Davide suo
padre e regnerà
per sempre sulla casa
di Giacobbe
e il suo regno non
avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo:
«Come
avverrà questo, poiché
non conosco uomo?».
Le rispose l'angelo:
«Lo Spirito Santo
scenderà su di te e la
potenza
dell'Altissimo ti
coprirà con la sua ombra.
Perciò colui che
nascerà sarà santo
e sarà chiamato Figlio
di Dio.
Ed ecco, Elisabetta,
tua parente, nella
sua vecchiaia ha
concepito anch'essa un
figlio e questo è il
sesto mese per lei, che
era detta sterile:
nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse:
«Ecco la serva del
Signore: avvenga per
me secondo
la tua parola».
E l'angelo si
allontanò da lei.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Eccoli di fronte.
Un arcangelo, il più potente, l’angelo
speciale che Dio usa per inviare
i suoi
messaggi più scottanti, l’arcangelo
che
suscita timore e la ragazzina, l’acerba
adolescente di Nazareth, Mariam
la bella.
Eccoli; nulla avrebbe potuto
metterli
insieme, solo la follia di Dio.
Perché Dio ha scelto lei, la
ragazzina
promessa sposa al falegname del
paese,
per chiederle un corpo.
Non una donna eroica come Ester,
o una
combattiva come Giuditta, o una
delle
mogli dei patriarchi come Rebecca
o Sara.
No, Mariam la bella ha scelto
Dio.
E ha fatto benissimo; solo la
follia
dell’adolescente può assecondare
la follia di Dio.
Nei giorni scorsi dicevamo che
Dio ha
bisogno di noi per costruire il
Regno,
chiede le nostre vite, le nostre
capacità,
le nostre forze per entrare nella
storia
degli uomini.
Con Maria accade qualcosa di più
grande,
di più forte; egli ha ora bisogno
del suo
corpo per nascere.
Maria diventa la porta del cielo,
la ianua coeli, Dio passa
attraverso
di lei per diventare uomo.
Grande Dio, grande Maria!
E la ragazzina non trema davanti
all’angelo, discute, propone,
cerca di
capire, cerca di conoscere l’inconoscibile.
E l’angelo la rassicura; fidati,
Maria.
Fidiamoci, amici, fidiamoci del
Dio che
chiede a una quattordicenne di
aiutarlo
a salvare l’umanità, affidandoci
alla preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.