venerdì 15 gennaio 2021

Il Vangelo del Sabato 16 Gennaio 2021

 

Della 1° settimana del Tempo Ordinario.

San Tiziano da Oderzo, Veneto, vescovo.

Prima lettura dal lettera agli Ebrei (Eb 4, 12-16)

Fratelli, la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio

taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle

giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto

agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

Dunque, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso

i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede.

Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre

debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.

Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia

e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Marco (2,13-17) anno dispari.

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed

egli insegnava loro.

Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli

disse: «Seguimi».

Ed egli si alzò e lo seguì.

Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola

con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.

Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano

ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico,

ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il Vangelo di Marco mette in crisi i pregiudizi religiosi di ieri e di oggi; Gesù

guarisce un indemoniato in sinagoga(!), guarisce la comunità perché si metta

a servizio del Regno, amministra il perdono e, oggi, scandalizza i benpensanti

(categoria sempre molto diffusa) prendendo con sé un pubblicano come Levi.

I pubblicani erano ebrei collaborazionisti dei romani da cui appaltavano la

riscossione delle tasse.

Odiati e temutissimi, erano considerati pubblici peccatori e segretamente disprezzati.

Gesù non ha paura di chiamare Levi durante il suo lavoro, di prenderlo con sé, fra i suoi.

La Chiesa non è il club dei bravi ragazzi, ma la comunità di coloro che, perdonati,

annunciano la misericordia del Signore, [io amici, sono arrivato fino a qui, anche

 attraverso i miei errori e i miei peccati].

E spiega la sua scelta; i sani non sanno che farsene del medico!

Se imparassimo, nella Chiesa, questa lezione fondamentale!

Che ce ne facciamo di benpensanti che credono sempre di essere nel giusto?

Che ce ne facciamo di persone che passano il tempo a pesare il peccato degli altri

senza riconoscere il proprio?

Osiamo, come Gesù, annunciare la buona notizia; proprio perché siamo fragili

e peccatori come lo sono io e accogliamo il Vangelo del Signore, con l’aiuto

della preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.