mercoledì 29 maggio 2024

Il Vangelo del Giovedì 30 Maggio 2024

 

Della 8° settimana del Tempo Ordinario.

San Gavino, martire.

Prima lettura.

Voi siete il sacerdozio regale, nazione

santa, popolo che Dio si è acquistato

perché proclami le opere ammirevoli

di lui, che vi ha chiamato.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (2,2-5.9-12)

Carissimi, come bambini appena nati

desiderate avidamente il genuino latte

spirituale, grazie al quale voi possiate

crescere verso la salvezza, se davvero

avete gustato che buono è il Signore.

Avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata

dagli uomini ma scelta e preziosa davanti

a Dio, quali pietre vive siete costruiti

anche voi come edificio spirituale, per

un sacerdozio santo e per offrire sacrifici

spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo.

Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale,

nazione santa, popolo che Dio si è acquistato

perché proclami le opere ammirevoli di lui,

che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua

luce meravigliosa.

Un tempo voi eravate non-popolo, ora

invece siete popolo di Dio; un tempo

eravate esclusi dalla misericordia, ora

invece avete ottenuto misericordia.

Carissimi, io vi esorto come stranieri e

pellegrini ad astenervi dai cattivi desideri

della carne, che fanno guerra all’anima.

Tenete una condotta esemplare fra i pagani

perché, mentre vi calunniano come malfattori,

al vedere le vostre buone opere diano gloria

a Dio nel giorno della sua visita.

Parola di Dio.

Vangelo.

Rabbunì, che io veda di nuovo!

Dal Vangelo secondo Marco (10,46-52) anno pari.

In quel tempo, mentre Gesù partiva da

Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta

folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era

cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.

Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò

a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù,

abbi pietà di me!».

Molti lo rimproveravano perché tacesse,

ma egli gridava ancora più forte: «Figlio

di Davide, abbi pietà di me!».

Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!».

Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio!

Àlzati, ti chiama!».

Egli, gettato via il suo mantello,

balzò in piedi e venne da Gesù.

Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi

che io faccia per te?».

E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che

io veda di nuovo!».

E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede

ti ha salvato».

E subito vide di nuovo e lo seguiva

lungo la strada.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Diversamente dal giovane ricco che ha

paura di perdere le certezze che ha,

diversamente dai discepoli atterriti

dall’idea di dover subire persecuzione

e dagli apostoli che litigano per i primi

posti, il modello del credente diventa

Bartimeo, cieco che mendica all’uscita

di Gerico, sperando di avere una moneta

dai pellegrini che stanno affrontando

l’ultima tappa per salire a Gerusalemme.

Meno di trenta chilometri separano

ormai Gesù dalla sua morte.

E sul ciglio della strada il cieco, immagine

simbolo di ognuno di noi, compie ciò che

noi fatichiamo a fare; grida il suo dolore,

elemosina consapevole di non avere in

sé la luce, chiede anche quando tutti gli

dicono (anche gli uomini di Chiesa!)

che è meglio tacere.

E il Signore lo ascolta, lo accoglie, lo chiama.

Anche noi, come gli apostoli, siamo

chiamati a dire ad ogni uomo di avere

coraggio perché il Signore ci chiama

a salvezza.

E così avviene; Bartimeo getta via il

mantello che tiene sul grembo per

raccogliere le monete, l’unica cosa che

ha, per diventare discepolo.

Il punito da Dio diventa il modello per

ogni discepolato.

Colui che deve dipendere dagli altri

diventa l’unico che ha capito cosa fare,

facendosi aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.