sabato 12 ottobre 2024

Il Vangelo di Domenica 13 Ottobre 2024

 

Della 28° Domenica del Tempo Ordinario.

Sant’Edoardo III il confessore, re d’Inghilterra.

Prima Lettura

Al confronto della sapienza stimai

un nulla la ricchezza.

Dal libro della Sapienza (7,7-11)

Pregai e mi fu elargita la prudenza,

implorai e venne in me lo spirito

di sapienza.

La preferii a scettri e a troni, stimai un

nulla la ricchezza al suo confronto, non

la paragonai neppure a una gemma

inestimabile, perché tutto l'oro al suo

confronto è come un po' di sabbia e come

fango sarà valutato di fronte a lei l'argento.

L'ho amata più della salute e della bellezza,

ho preferito avere lei piuttosto che la luce,

perché lo splendore che viene da lei

non tramonta.

Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;

nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale dal Sal 89 (90)

Ripetiamo. Saziaci, Signore, con il tuo

amore: gioiremo per sempre.

 

Insegnaci a contare i nostri giorni

e acquisteremo un cuore saggio.

Ritorna, Signore: fino a quando?

Abbi pietà dei tuoi servi! R.

 

Saziaci al mattino con il tuo amore:

esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.

Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,

per gli anni in cui abbiamo visto il male. R.

 

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera

e il tuo splendore ai loro figli.

Sia su di noi la dolcezza del Signore,

nostro Dio: rendi salda per noi l'opera

delle nostre mani, l'opera delle nostre

mani rendi salda. R.

 

Seconda Lettura

La parola di Dio discerne i sentimenti

e i pensieri del cuore.

Dalla lettera agli Ebrei (4,12-13)

La parola di Dio è viva, efficace e più

tagliente di ogni spada a doppio taglio;

essa penetra fino al punto di divisione

dell'anima e dello spirito, fino alle

giunture e alle midolla, e discerne

i sentimenti e i pensieri del cuore.

Non vi è creatura che possa nascondersi

davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto

agli occhi di colui al quale noi dobbiamo

rendere conto.

Parola di Dio.

 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

 

Beati i poveri in spirito, perché

di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,3)

 

Alleluia, alleluia.

 

Vangelo

Vendi quello che hai e seguimi.

Dal Vangelo secondo Marco (10,17-30) anno B.

In quel tempo, mentre Gesù andava per la

strada, un tale gli corse incontro e,

gettandosi in ginocchio davanti a lui,

gli domandò: «Maestro buono, che cosa

devo fare per avere in eredità la vita eterna?».

Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono?

Nessuno è buono, se non Dio solo.

Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere,

non commettere adulterio, non rubare,

non testimoniare il falso, non frodare,

onora tuo padre e tua madre"».

Egli allora gli disse: «Maestro, tutte

queste cose le ho osservate fin dalla

mia giovinezza».

Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui,

lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti

manca: va', vendi quello che hai e dallo

ai poveri, e avrai un tesoro in cielo;

e vieni! Seguimi!».

Ma a queste parole egli si fece scuro in

volto e se ne andò rattristato; possedeva

infatti molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse

ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per

quelli che possiedono ricchezze, entrare

nel regno di Dio!».

I discepoli erano sconcertati dalle sue

parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli,

quanto è difficile entrare nel regno di Dio!

È più facile che un cammello passi per la

cruna di un ago, che un ricco entri nel

regno di Dio».

Essi, ancora più stupiti, dicevano tra

loro: «E chi può essere salvato?».

Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse:

«Impossibile agli uomini, ma non a Dio!

Perché tutto è possibile a Dio».

Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi

abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».

Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non

c'è nessuno che abbia lasciato casa o

fratelli o sorelle o madre o padre o figli

o campi per causa mia e per causa del

Vangelo, che non riceva già ora, in

questo tempo, cento volte tanto in case

e fratelli e sorelle e madri e figli e campi,

insieme a persecuzioni, e la vita eterna

nel tempo che verrà».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Voglio avere vita piena, voglio una vita

alla grande, non mi interessano le mezze

misure, non mi adatto al galateo con cui

mi state ingessando la vita.

Vivo una vita sola e la voglio vivere

al massimo.

Non mi dire che bisogna tenere i piedi

per terra, che devo cominciare a mettere

la testa a posto, che è finito il tempo

delle pazzie.

Non voglio limiti, non m’interessa se è

una vita spericolata o piena di guai,

io voglio vivere una vita piena.

Queste parole o simili, ma sicuramente

questa decisione e questa radicalità ha

espresso quel giovane a quel Gesù che

passava in uno dei tanti viaggi in giro

per la Palestina.

La frase del Vangelo; Maestro che devo

fare per avere la vita eterna non traduce

per noi oggi questo bisogno di vita piena,

anzi la parola vita eterna, siamo abituati

a sentircela dire solo ai funerali, proprio

quando la vita non c’è più e la fede

nel futuro vacilla.

Gesù dopo aver scandagliato nel cuore

di questo giovane, dopo aver chiarito che 

si tratta di una domanda grossa che si

può misurare solo con risposte altrettanto

decise, lo guarda.

Uno sguardo che ti denuda, che ti mette

di fronte a te stesso.

Uno sguardo che fa nascere in Gesù,

amore tenerissimo.

Come si fa a non voler bene a un giovane

così deciso, che vede così chiaro nella sua

vita, che va al nocciolo della questione?

Come si fa a rispondere in maniera

accomodante o addirittura a ingannare?

Come si può trattare da pollo un’aquila,

mettere occhiali neri a chi vuole e può

guardare il sole.

E Gesù, allora, gli spara una raffica di verbi.

Và vendi, regala, vieni e seguimi.

E lui?

Non va, ma se ne torna indietro, gira i

tacchi, non vende, ma si attacca ancora

di più, non regala, ma si seppellisce nella

tristezza, non ritorna, ma s’allontana, non

lo segue si gira, ma resta tremendamente triste.

Perché aveva il cuore fasciato da se stesso,

prima di tutto, prima di tutti e dai soldi.

La ricchezza ti inchioda sempre, ti toglie

gli ideali, è comoda, ma toglie sapore

alla vita.

Impossibile avere vita piena da ricchi.

Solo Dio la può fare riempire, compiendo

un miracolo, buona Domenica Fausto.