domenica 27 marzo 2022

Il Vangelo del Lunedì 28 Marzo 2022

 

Della 4° settimana di Quaresima.

San Ruperto, vescovo.

Prima Lettura

Non si udranno più voci di pianto e grida di angoscia.

Dal libro del profeta Isaia (65,17-21)

Così dice il Signore: «Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà

più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si gioirà sempre di

quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo

popolo per il gaudio.

Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo.

Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia.

Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei

suoi giorni non giunga alla pienezza, poiché il più giovane morirà a cento

anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto.

Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto».

Parola di Dio.

Vangelo

Va', tuo figlio vive.

Dal Vangelo secondo Giovanni (4,43-54) anno pari.

In quel tempo, Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea.

Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella

propria patria.

Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto

tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch'essi infatti

erano andati alla festa.

Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino.

Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao.

Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli

chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire.

Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete».

Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia».

Gesù gli rispose: «Va', tuo figlio vive».

Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino.

Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!».

Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio.

Gli dissero: «Ieri, un'ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato».

Il padre riconobbe che proprio a quell'ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive»,

e credette lui con tutta la sua famiglia.

Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’evangelista Giovanni ci dice un particolare apparentemente trascurabile;

egli ricorda che il miracolo della guarigione del figlio del funzionario, avviene

dopo mezzogiorno.

È il momento in cui il sole raggiunge il massimo splendore, così come la fede

di quest’uomo raggiunge la sua pienezza, davanti alle parole di Gesù.

Egli non vede nessun segno particolare e né il Signore sembra disposto a darglielo;

eppure, dietro questo comportamento del Maestro, c’è la volontà di un cammino

pedagogico, che porta quest’uomo alla pienezza della fede.

In altri termini, Gesù vuole che l’uomo si fidi della sua Parola, e nient’altro.

L’uomo fa esattamente come Gesù gli ha detto, e riceve il miracolo.

Se anche noi ci fidassimo ciecamente della Parola di Gesù, vedremo miracoli ben

più grandi di questo, ed anche noi verremmo lodati per la nostra fiducia in Lui.

Fidiamoci, amici, e preghiamo, solo così vedremo i miracoli del Signore.     

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.