venerdì 4 giugno 2021

Il Vangelo del Sabato 5 Giugno 2021

 

Della 9° settimana del Tempo Ordinario.

San Bonifacio, vescovo e martire.

Prima lettura.

Ora benedite il Signore; ecco, io ritorno a colui che mi ha mandato.

Dal libro di Tobìa (12,1.5-15.20)

In quei giorni, terminate le feste nuziali, Tobi chiamò suo figlio Tobìa e gli

disse: «Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha

accompagnato e ad aggiungere qualcos’altro alla somma pattuita».

Fece dunque venire l’angelo e gli disse: «Prendi come tuo compenso la metà di

tutti i beni che hai riportato e va’ in pace».

Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: «Benedite Dio e proclamate

davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome.

Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non esitate a ringraziarlo.

È bene tenere nascosto il segreto del re, ma è motivo di onore manifestare

e lodare le opere di Dio.

Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male.

È meglio la preghiera con il digiuno e l’elemosina con la giustizia, che la ricchezza

con l’ingiustizia.

Meglio praticare l’elemosina che accumulare oro.

L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato.

Coloro che fanno l’elemosina godranno lunga vita.

Coloro che commettono il peccato e l’ingiustizia sono nemici di se stessi.

Voglio dirvi tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene

nascondere il segreto del re, mentre è motivo d’onore manifestare le opere di Dio.

Ebbene, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l’attestato della vostra

preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti.

Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato

a seppellire quel morto, allora io sono stato inviato per metterti alla prova.

Ma, al tempo stesso, Dio mi ha inviato per guarire te e Sara, tua nuora.

Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza

della gloria del Signore.

Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio.

Ecco, io ritorno a colui che mi ha mandato.

Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute».

E salì in alto.

Parola di Dio.

Vangelo.

Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.

Dal Vangelo secondo Marco (12,38-44) anno dispari.

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi

dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze,

avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.

Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere.

Essi riceveranno una condanna più severa».

Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete.

Tanti ricchi ne gettavano molte.

Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.

Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova,

così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.

Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo.

Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto

aveva per vivere».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

I sacerdoti del tempio e la vedova; Gesù non ha timore di contrapporre i due

atteggiamenti che caratterizzano i protagonisti del Vangelo di oggi.

I sacerdoti hanno recuperato il potere perso da secoli; il nuovo tempio è diventato

il motore spirituale ed economico del paese, nel tempio i sacrifici e i riti si susseguono

a ritmi impressionanti e la nuova casta sacerdotale fa sentire la sua voce.

E, come sempre accade, accanto all’essenziale cresce anche la scenografia; vestiti,

palazzi, riti e denaro, tanto denaro, “santo”, che entra nelle casse del tempio e nelle

tasche dei sommi sacerdoti.

Forse è inevitabile, forse succede sempre così, ma è curioso il fatto che Gesù, invece,

proponga a noi discepoli il modello della vedova senza soldi che sacrifica i pochi

spiccioli che ha per la cassa del tempio.

Un’inezia, per l’economia del tempio.

Un grande sacrificio, per la donna costretta a vivere di elemosine.

Gesù richiama tutti all’essenziale, alla verità dei gesti, a non lasciare che l’apparenza

prevalga sulla sostanza come accade, a volte, anche nella nostra Chiesa.

Imitiamo la vedova, oggi, diamo a Dio ciò che ci è vitale e più caro e prezioso,

facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.