lunedì 16 ottobre 2023

Il Vangelo del Martedì 17 Ottobre 2023

 

Della 28° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Ignazio di Antiochia, vescovo e martire.

Prima Lettura

Gli uomini, pur avendo conosciuto Dio,

non lo hanno glorificato come Dio.

Dalla lettera di san Paolo

apostolo ai Romani (1,16-25)

Fratelli, io non mi vergogno del Vangelo,

perché è potenza di Dio per la salvezza di

chiunque crede, del Giudeo, prima,

come del Greco.

In esso infatti si rivela la giustizia di Dio,

da fede a fede, come sta scritto: «Il giusto

per fede vivrà».

Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro

ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini

che soffocano la verità nell’ingiustizia,

poiché ciò che di Dio si può conoscere

è loro manifesto; Dio stesso lo ha

manifestato a loro.

Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia

la sua eterna potenza e divinità, vengono

contemplate e comprese dalla creazione del

mondo attraverso le opere da lui compiute.

Essi dunque non hanno alcun motivo di

scusa perché, pur avendo conosciuto Dio,

non lo hanno glorificato né ringraziato

come Dio, ma si sono perduti nei loro

vani ragionamenti e la loro mente ottusa

si è ottenebrata.

Mentre si dichiaravano sapienti, sono

diventati stolti e hanno scambiato la gloria

del Dio incorruttibile con un’immagine

e una figura di uomo corruttibile,

di uccelli, di quadrupedi e di rettili.

Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità

secondo i desideri del loro cuore, tanto

da disonorare fra loro i propri corpi,

perché hanno scambiato la verità di Dio

con la menzogna e hanno adorato e servito

le creature anziché il Creatore, che è

benedetto nei secoli. Amen.

Parola di Dio.

Vangelo

Date in elemosina, ed ecco,

per voi tutto sarà puro.

Dal Vangelo secondo Luca (11,37-41) anno dispari.

In quel tempo, mentre Gesù stava

parlando, un fariseo lo invitò a pranzo.

Egli andò e si mise a tavola.

Il fariseo vide e si meravigliò che non

avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.

Allora il Signore gli disse: «Voi farisei

pulite l’esterno del bicchiere e del piatto,

ma il vostro interno è pieno di avidità e

di cattiveria. Stolti!

Colui che ha fatto l’esterno non ha forse

fatto anche l’interno?

Date piuttosto in elemosina quello che

c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù contesta l’atteggiamento esteriore

del fariseo che, dopo averlo invitato a

pranzo, si scandalizza della sua

libertà interiore.

È una brutta malattia, il fariseismo, che

contagia, troppo spesso, anche noi

bravi cattolici.

Colpisce, normalmente, coloro che con

devozione vogliono avvicinarsi a Dio

con sincerità di cuore.

È lì che l’avversario li aspetta, per

suggerir loro lo scrupolo spacciato

per ardore di spirito.

Gesù contrappone alla scrupolosa

osservanza della norma un cuore

leggero e libero, che sta più attento

al dentro che al fuori.

E invece.

Ho visto litigi abnormi tra cristiani su

come debba andare vestito un prete o

su quale orario scegliere per la

celebrazione domenicale; troppe volte

nella Chiesa ingrandiamo i problemi

piccoli così che i veri problemi

restano nascosti.

Il Rabbì ci insegna a guardare col cuore,

a giudicare con tenerezza, ad andare

all’essenziale, a conservare con

intelligenza i gesti, i riti, le abitudini

riempiendole di significato e di verità

e a dare in elemosina il dentro.

Frase misteriosa eppure densa di profezia

quella che Gesù pronuncia; l’elemosina

che siamo chiamati a dare non è quella

doverosa al fratello povero ma, soprattutto,

quella molto più difficile di noi stessi.

Diamo in elemosina la nostra stessa vita,

regaliamola al Signore perché la faccia

diventare testimonianza per i fratelli,

spendiamoci per il Regno, il grande sogno

di Dio, chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.