lunedì 7 febbraio 2022

Il Vangelo del Martedì 8 Febbraio 2022

 

Della 5° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Giuseppina Bakhita, vergine.

Prima Lettura

Tu hai detto, Signore: «Lì porrò il mio nome!».

Ascolta la supplica del tuo popolo Israele.

Dal primo libro dei Re (8,22-23.27-30)

In quei giorni, Salomone si pose davanti all'altare del Signore, di fronte a tutta

l'assemblea d'Israele e, stese le mani verso il cielo, disse: "Signore, Dio d'Israele,

non c'è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra!

Tu mantieni l'alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti

a te con tutto il loro cuore.

Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra?

Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa

che io ho costruito!

Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per

ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te!

Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui

hai detto: "Lì porrò il mio nome!".

Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo.

Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno

in questo luogo.

Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!".

Parola di Dio.

Vangelo

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

Dal Vangelo secondo Marco (7,1-13) anno pari.

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi,

venuti da Gerusalemme.

Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure,

cioè non lavate-i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono

lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando

dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre

cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e

di letti-, quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si

comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?".

Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:

"Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.

Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini".

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini".

E diceva loro: "Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per

osservare la vostra tradizione.

Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la

madre sia messo a morte".

Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è

korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre.

Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi.

E di cose simili ne fate molte".

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ipocriti, cioè mascherati, dice Gesù ai farisei di ieri e di oggi che filtrano il

moscerino e ingoiano il cammello.

Ed è proprio l’ipocrisia a snervare il Maestro, molto più di altri atteggiamenti.

E in particolare, l’ipocrisia delle persone religiose, di coloro che pensano di

essere abbastanza a posto con Dio, e che, dall’alto delle loro fragili sicurezze,

si mettono a sindacare sulla fede degli altri.

Un Vangelo che calza a pennello con l’ultimo giorno di carnevale, giorno in

cui indossiamo la maschera per giocare ad essere ciò che non siamo.

O, peggio, a indossare una maschera diversa da quella che abitualmente indossiamo.

È così faticoso essere se stessi!

Faticoso mostrarsi agli altri per come siamo, senza paura, senza falsità.

Tutti da noi si aspettano delle cose e allora, per essere accolti, spesso ci atteggiamo

e ci sforziamo di piacere agli altri, facendo finta di essere buone mogli, buoni mariti,

buoni genitori, buoni figli, buoni amici; ma chi siamo, veramente?

Davanti a Dio non abbiamo bisogno di fare come i farisei; è inutile atteggiarci,

sforzarci di apparire come non siamo.

Almeno Dio ci accoglie per come siamo, anzi, è Lui che ci svela a noi stessi!

Per questo dobbiamo prepararci, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.