giovedì 10 ottobre 2019

Il Vangelo del Venerdì 11 Ottobre 2019


Della 27° settimana del Tempo Ordinario.
S. Giovanni 23°, il papa contadino.
1° Lettura dal libro del profeta Gioèle (1,13-15;2,1-2)
Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti, urlate, ministri dell’altare, venite,
vegliate vestiti di sacco, ministri del mio Dio, perché priva d’offerta e
libagione è la casa del vostro Dio.
Proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra, radunate gli
anziani e tutti gli abitanti della regione nella casa del Signore, vostro Dio,
e gridate al Signore: «Ahimè, quel giorno!
È infatti vicino il giorno del Signore e viene come una devastazione dall’Onnipotente».
Suonate il corno in Sion e date l’allarme sul mio santo monte!
Tremino tutti gli abitanti della regione perché viene il giorno del Signore,
perché è vicino, giorno di tenebra e di oscurità, giorno di nube e di caligine.
Come l’aurora, un popolo grande e forte si spande sui monti: come questo non
ce n’è stato mai e non ce ne sarà dopo, per gli anni futuri, di età in età.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (11,15-26) anno dispari.
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È
per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va
in rovina e una casa cade sull’altra.
Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno?
Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl.
Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo
di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici.
Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che
possiede è al sicuro.
Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali
confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando
sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”.
Venuto, la trova spazzata e adorna.
Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora.
E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Si parla di demoni, oggi.
Non come ne parliamo nel nostro mondo malato che ha fatto diventare il
demonio una specie di drammatico eroe decadente.
E nemmeno come una certa presunta scienza tratta questo genere di cose,
come un fenomeno da baraccone.
E nemmeno come ne parla qualche fedele impressionabile che vede l’opera
del demonio ovunque.
Esiste il male, e opera, ma opera in chi lo lascia operare, in chi non ha un
uomo forte a presidiare la casa.
Chi vive una fede autentica, serena, feconda, non ha nulla da temere.
Gesù ci aiuta ad avere pazienza verso noi stessi, verso i nostri difetti.
Quante volte vorremmo essere perfetti nella fede e nell’amore, senza peccati
e senza tentazioni!
È meglio avere una casa non proprio linda, meglio che qualche difetto ci
faccia restare nell’umiltà e in atteggiamento di conversione, per evitare che
trovando la nostra casa interiore bella pulita il demone venga ad abitarci c
on tutta la famiglia.
Perciò, chi è il demonio?
Semplicemente i nostri difetti, che ci portano ad allontanarci
dalla fede e dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.