giovedì 2 maggio 2024

Il Vangelo del Venerdì 3 Maggio 2024

 

Della 5° settimana di Pasqua.

Santi Filippo e Giacomo, Apostoli.

Prima lettura

Il Signore apparve a Giacomo,

e quindi a tutti gli apostoli.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (15,1-8a)

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi

ho annunciato e che voi avete ricevuto,

nel quale restate saldi e dal quale siete

salvati, se lo mantenete come ve

l'ho annunciato.

A meno che non abbiate creduto invano!

A voi infatti ho trasmesso, anzitutto,

quello che anch'io ho ricevuto, cioè che

Cristo morì per i nostri peccati secondo

le Scritture e che fu sepolto e che è risorto

il terzo giorno secondo le Scritture e

che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.

In seguito apparve a più di cinquecento

fratelli in una sola volta: la maggior parte

di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.

Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti

gli apostoli.

Ultimo fra tutti apparve anche a me.

Parola di Dio.

Vangelo.

Da tanto tempo sono con voi e tu

non mi hai conosciuto, Filippo?

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,6-14) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù a Tommaso:

«Io sono la via, la verità e la vita.

Nessuno viene al Padre se non per

mezzo di me.

Se avete conosciuto me, conoscerete

anche il Padre mio: fin da ora lo

conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci

il Padre e ci basta».

Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono

con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?

Chi ha visto me, ha visto il Padre.

Come puoi tu dire: Mostraci il Padre?

Non credi che io sono nel Padre e il

Padre è in me?

Le parole che io vi dico, non le dico da

me stesso; ma il Padre, che rimane in

me, compie le sue opere.

Credete a me: io sono nel Padre e

il Padre è in me.

Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in

me, anch'egli compirà le opere che io

compio e ne compirà di più grandi di

queste, perché io vado al Padre.

E qualunque cosa chiederete nel mio

nome, la farò, perché il Padre sia

glorificato nel Figlio.

Se mi chiederete qualche cosa nel

mio nome, io la farò».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Lentamente ma inesorabilmente i discepoli

prendono consapevolezza su chi sia

veramente Gesù.

All’inizio lo hanno seguito per la sua forte

personalità carismatica, per la sua forza

interiore, poi, frequentandolo, si rendono

conto che è un profeta, per la sua

predicazione, per i prodigi che

accompagnano le sue parole.

Pietro va oltre, proclamando Gesù come

messia, ed è un salto incredibile, visto

che Gesù non sembra in nessun modo

il messia atteso da Israele!

Ma ora Gesù chiede di più; è ormai alla

vigilia del dono di se stesso, sa che ha

poco tempo, e si confida con Filippo;

chi ha visto Lui ha visto il Padre.

Gesù si professa uguale al Padre, si proclama

manifestazione di Dio, Figlio di Dio.

Se non avessimo alla spalle più di duemila

anni di cattolicesimo impallidiremmo

ascoltando questa affermazione!

Per capire chi è Dio non dobbiamo far

altro che guardare a Gesù, alle sue

parole, ai suoi gesti, alla sua vita.

Troppe volte incontro dei cristiani che

sono, in realtà, dei credenti in un Dio

generico (spesso piuttosto antipatico!)

che poco ha a che vedere col Dio che Gesù

è venuto a manifestarci definitivamente.

Convertiamoci al Dio di Gesù, amici,

chiedendo aiuto alla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.