Della 17° settimana del Tempo Ordinario.
San Pietro
Crisologo, Vescovo e dottore della Chiesa.
Prima Lettura
Queste sono le
solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre.
Dal libro del Levìtico
(23,1.4-11.15-16.27.34b-37)
Il Signore parlò a
Mosè e disse: «Queste sono le solennità del Signore, le riunioni
sacre che convocherete
nei tempi stabiliti.
Il primo mese, al
quattordicesimo giorno, al tramonto del sole sarà la Pasqua del
Signore; il quindici
dello stesso mese sarà la festa degli Àzzimi in onore del
Signore; per sette
giorni mangerete pane senza lievito.
Nel primo giorno
avrete una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile.
Per sette giorni
offrirete al Signore sacrifici consumati dal fuoco.
Il settimo giorno vi
sarà una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile».
Il Signore parlò a
Mosè e disse: «Parla agli Israeliti dicendo loro: “Quando sarete
entrati nella terra
che io vi do e ne mieterete la messe, porterete al sacerdote un
covone, come primizia
del vostro raccolto.
Il sacerdote eleverà
il covone davanti al Signore, perché sia gradito per il vostro
bene; il sacerdote lo
eleverà il giorno dopo il sabato.
Dal giorno dopo il
sabato, cioè dal giorno in cui avrete portato il covone per
il rito di elevazione,
conterete sette settimane complete.
Conterete cinquanta
giorni fino all’indomani del settimo sabato e offrirete
al Signore una nuova
oblazione.
Il decimo giorno del
settimo mese sarà il giorno dell’espiazione; terrete una riunione
sacra, vi umilierete e
offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore.
Il giorno quindici di
questo settimo mese sarà la festa delle Capanne per sette
giorni in onore del
Signore.
Il primo giorno vi
sarà una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile.
Per sette giorni
offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del Signore.
L’ottavo giorno
terrete la riunione sacra e offrirete al Signore sacrifici
consumati con il
fuoco.
È giorno di riunione;
non farete alcun lavoro servile.
Queste sono le
solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre,
per presentare al
Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni,
vittime e libagioni,
ogni cosa nel giorno stabilito"».
Parola di Dio.
Vangelo
Non è costui il
figlio del falegname?
Da dove gli vengono
allora tutte queste cose?
Dal Vangelo secondo
Matteo (13,54-58) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la
gente rimaneva stupita
e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi?
Non è costui il figlio
del falegname?
E sua madre, non si
chiama Maria?
E i suoi fratelli,
Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
E le sue sorelle, non
stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?».
Ed era per loro motivo
di scandalo.
Ma Gesù disse loro:
«Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
E lì, a causa della
loro incredulità, non fece molti prodigi.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù, purtroppo, non è
all’altezza del suo ruolo.
E non fa nulla per esserlo.
La sconcertante pagina di oggi
mette a nudo uno dei reali problemi che riguarda
Gesù; è difficile riconoscere in
lui l’opera di Dio visto che non si adegua al
nostro immaginario religioso.
Ma dai! Dio che fa il falegname?
Che ha fratelli e sorelle?
Che è stato compagno di banco di
qualcuno del paese?
Che ha litigato con lui per un
fallo durante una partita?
Come biasimare i poveri cittadini
di Nazareth, già piuttosto svantaggiati
nell’abitare in uno dei posti più
sperduti e senza storia di Israele!
Gesù scandalizza perché non gioca
a fare il guru, non solletica la nostra
fantasia, non rinnega le sue
radici popolane.
Così anche noi, oggi, rischiamo
di chiudere le orecchie all’annuncio Evangelico
per la povertà e l’incoerenza di
chi ce lo proclama.
(Ecco perché spesso e volentieri,
vengo criticato per quello che scrivo, perché
non sono nessuno e non ho il
patentino per scrivere, praticamente sono una
nullità, perciò, non posso
scrivere le mie idee; me lo sono sentito dire anche
da uomini di Chiesa).
Non siamo disposti ad accogliere
la novità del Regno perché ci sembra che le
persone che ne parlano devono
ancora convertirsi a ciò che dicono.
E, in questo, abbiamo
perfettamente ragione; sempre chi parla del Vangelo ne
è giudicato, sempre chi parla di
Cristo cerca di scomparire dietro la Parola che
converte lui e gli altri.
Per questo dobbiamo pregare e
tanto per la conversione di tante persone.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.