lunedì 7 aprile 2025

Il Vangelo del Martedì 8 Aprile 2025

 

Della 5° settimana di Quaresima.

San Dionigi di Corinto, vescovo.

Prima lettura.

Il nostro Dio viene a salvarci.

Dal libro dei Numeri (21,4-9)

In quei giorni, gli Israeliti si mossero

dal monte Or per la via del Mar Rosso,

per aggirare il territorio di Edom.

Ma il popolo non sopportò il viaggio.

Il popolo disse contro Dio e contro

Mosè: «Perché ci avete fatto salire

dall'Egitto per farci morire in

questo deserto?

Perché qui non c'è né pane né acqua e

siamo nauseati di questo cibo così leggero».

Allora il Signore mandò fra il popolo

serpenti brucianti i quali mordevano la

gente, e un gran numero d'Israeliti morì.

Il popolo venne da Mosè e disse:

«Abbiamo peccato, perché abbiamo

parlato contro il Signore e contro di te;

supplica il Signore che allontani da noi

questi serpenti».

Mosè pregò per il popolo. Il Signore

disse a Mosè: «Fatti un serpente e

mettilo sopra un'asta; chiunque sarà

stato morso e lo guarderà, resterà in vita».

Mosè allora fece un serpente di bronzo

e lo mise sopra l'asta; quando un serpente

aveva morso qualcuno, se questi guardava

il serpente di bronzo, restava in vita.

Parola di Dio.

Vangelo.

Avrete innalzato il Figlio dell'uomo,

allora conoscerete che Io Sono.

Dal Vangelo secondo

Giovanni (8,21-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io

vado e voi mi cercherete, ma morirete

nel vostro peccato.

Dove vado io, voi non potete venire».

Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse

uccidersi, dal momento che dice: "Dove

vado io, voi non potete venire"?».

E diceva loro: «Voi siete di quaggiù,

io sono di lassù; voi siete di questo

mondo, io non sono di questo mondo.

Vi ho detto che morirete nei vostri

peccati; se infatti non credete che Io

Sono, morirete nei vostri peccati».

Gli dissero allora: «Tu, chi sei?».

Gesù disse loro: «Proprio ciò

che io vi dico.

Molte cose ho da dire di voi, e da

giudicare; ma colui che mi ha mandato

è veritiero, e le cose che ho udito da lui,

le dico al mondo».

Non capirono che egli parlava loro

del Padre.

Disse allora Gesù: «Quando avrete

innalzato il Figlio dell'uomo, allora

conoscerete che Io Sono e che non

faccio nulla da me stesso, ma parlo

come il Padre mi ha insegnato.

Colui che mi ha mandato è con me:

non mi ha lasciato solo, perché faccio

sempre le cose che gli sono gradite».

A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Corre il tempo della nostra Quaresima,

già vediamo, la, all’orizzonte, la tetra

collina del Gòlgota.

Gesù ha deciso, andrà fino in fondo

nella sua predicazione.

No, Dio non si aspettava questa reazione

da parte degli uomini, non si aspettava

di essere così pesantemente rifiutato

da coloro che sempre si erano

lamentati della sua assenza.

Buffo; ci lamentiamo che Dio è lontano e,

quando Egli si rende presente lo rifiutiamo.

Gesù, ora, ha davanti a sé solo due scelte.

La prima è quella di andarsene, di gettare

la spugna, di tornare a Nazareth e aprire

la bottega che fu di suo padre.

Oppure andare fino in fondo, farsi

innalzare, cedere alla violenza.

Perché altro è fare una predica, altro morire.

Altro è parlare e invitare al perdono,

altro è perdonare appesi alla croce.

Il rischio che Dio corre è elevatissimo.

Quanti uomini sono stati giustiziati

appesi ad una croce?

Centinaia di migliaia.

Di quanti di essi conosciamo il nome

e la storia? Nessuno.

Dio corre il rischio di essere il grande

dimentico della storia, l’abbandonato eterno.

Gesù corre il rischio, lo dice, e la gente

si converte e prega.

Davanti alla verità dei gesti e della

preghiera, la nostra ostinazione si

scioglie, si apre una crepa nelle

nostre presunte certezze.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.