martedì 25 febbraio 2020

Il Vangelo del Mercoledì 26 Febbraio 2020


Mercoledì delle Ceneri.
1° Lettura dal libro del profeta Gioèle (2,12-18)
Così dice il Signore: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni,
con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché
egli è misericordioso e pietoso, lento all'ira, di grande amore, pronto a
ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore, vostro Dio.
Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate
una riunione sacra.
Radunate il popolo, indite un'assemblea solenne, chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l'altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore,
e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità
al ludibrio e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov'è il loro Dio?».
Il Signore si mostra geloso per la sua terra e si muove a compassione del suo popolo.
Parola di Dio.
2° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (5,20-6,2)
Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro
è Dio stesso che esorta.
Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore,
perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio.
Egli dice infatti: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza
ti ho soccorso».
 Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (6,1-6.16-18) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la
vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non
c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come
fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché
la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli
delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre
tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono
un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente
non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo,
che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Inizia la Quaresima con una giornata che doveva essere intensa, caratterizzata
dal digiuno, pratica da riscoprire e valorizzare in questo mondo bulimico,
e con un segno inquietante e liberante; l’imposizione delle ceneri, ma che
purtroppo quest’anno con il problema del coronavirus, non possiamo celebrare
per paura del contagio, poi magari il contagio, lo andiamo a prendere al centro
commerciale, o magari al bar durante il giorno, visto che possono rimanere
aperti fino alle 18.00, molto probabilmente questo virus è notturno, ma allora,
perché anche noi cristiani non potevamo fare le celebrazioni delle Ceneri alle 17.00?
Credo che le tentazioni del demonio siano già cominciate e, proprio nel primo
giorno di Quaresima, comunque io questa imposizione non la accetto, è una
costrizione infondata, un ordine politico.
Comunque, siamo polvere, polvere che Dio illumina e trasfigura, in cui soffia
il vento dello Spirito, ma sempre polvere.
Ce ne ricordassimo quando ci rodiamo il fegato nella gelosia, quando ci
scanniamo durante le riunioni condominiali, quando ci snerviamo per la perdita
della squadra del cuore.
Non siamo che polvere, pulviscolo che abita un minuscolo pianeta che ruota
intorno ad un sole, in una galassia che ha cento miliardi di soli, in un universo
che ha cento miliardi di galassie.
Polvere. Solo polvere.
Iniziamo bene, allora, questo percorso di liberazione da tutte le stupidaggini che
ci impediscono di vivere; comprese quelle politiche e, preghiamo soltanto.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona Quaresima, Fausto.