venerdì 2 giugno 2017

Il Vangelo del Sabato 3 Giugno 2017

San Carlo Lwanga e compagni.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (28,16-20.30-31)
Dal Vangelo secondo Giovanni (21,20-25) anno dispari.
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù
amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato:
«Signore, chi è che ti tradisce?».
Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?».
Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?
Tu seguimi».
Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto.
Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che
egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo
che la sua testimonianza è vera.
Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una
per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che
si dovrebbero scrivere.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Vangelo ci narra un ultimo episodio curioso riguardante la vita degli
apostoli con il loro Maestro, ed alla fine del racconto, quasi come una
firma, il testo si conclude con la dichiarazione che colui che scrive è stato
testimone oculare dei fatti che sono narrati in tutto il Vangelo.
Giovami, discreto e umile, è colui che si nasconde dietro questa espressione.
Chissà con quale intensità egli testimoniava la sua amicizia ed il suo profondo
affetto nei confronti di Gesù, quando ne parlava con gli altri discepoli...
Possiamo immaginare l’apostolo amato da Gesù, ormai vecchio ed incanutito,
mentre ricorda con gli occhi lucidi gli episodi più importanti a cui
egli aveva assistito.
Anche noi siamo chiamati a dare questa testimonianza vibrante e concreta di
quanto Dio ci ha amato e ci ama, ogni giorno della nostra vita.
Per questo, se ci crediamo veramente, dobbiamo ringraziare sempre il Signore,
attraverso la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.