giovedì 21 ottobre 2021

Il Vangelo del Venerdì 22 Ottobre 2021

 

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.

San Giovanni Paolo II, Papa.

Prima Lettura

Chi mi libererà da questo corpo di morte?

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (7,18-25a)

Fratelli, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il

desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene

che voglio, ma il male che non voglio.

Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato

che abita in me.

Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è

accanto a me.

Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo

un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende

schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra.

Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?

Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!

Parola di Dio.

Vangelo

Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo

non sapete valutarlo?

Dal Vangelo secondo Luca (12,54-59)

In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da

ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade.

E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade.

Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo

tempo non sapete valutarlo?

E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?

Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca

di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il

giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione.

Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Hai perfettamente ragione, Signore; siamo degli ipocriti.

Fingiamo di non vedere, di non accorgerci cosa sta succedendo, giochiamo

davanti agli eventi che ci obbligano a capire e a credere.

Facciamo come se nulla dovesse cambiare, come se la Chiesa fosse inamovibile,

come se tutto fosse scontato.

Teniamo la testa sotto la sabbia, accusiamo quelli che non vengono in Chiesa,

i genitori che sbuffano durante le riunioni (quasi sempre inutili e noiose!) e ci

stringiamo forte attorno al gruppetto dei sopravissuti cattolici.

No, non vediamo proprio i segni dei tempi.

Mi viene in mente un passaggio di consegne che non è stato capito; la forza

travolgente del gesto di un Papa che lasciò le chiavi ad un altro per rispetto

e onore del ruolo di Pietro, senza pensare a se stesso, e di un altro papa, che si

mette al timone con umiltà e mitezza spingendo tutti noi a chiederci se stiamo

assolvendo al mandato del Signore di raccontare il Vangelo dove viviamo.

Hai ragione Signore, troppi giocano con le paure delle persone e predicono-(anche fra

i cristiani)-eventi catastrofici e profezie spaventando i deboli invece di incoraggiarli

ad aprirsi allo stupore di un tempo consegnato alla immensa tenerezza del Padre.

Hai ragione Signore, dobbiamo proprio svegliarci, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.