giovedì 3 marzo 2022

Il Vangelo del Venerdì 4 Marzo 2022

 

Venerdì dopo le Ceneri.

San Casimiro, principe polacco.

Prima Lettura

È forse questo il digiuno che bramo?

Dal libro del profeta Isaìa (58,1-9a)

Così dice il Signore: «Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce

come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe

i suoi peccati.

Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo

che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi

chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: "Perché digiunare,

se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?".

Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti

i vostri operai.

Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui.

Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso.

È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica?

Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto,

forse questo vorresti  chiamare digiuno e giorno gradito al Signore?

Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique,

togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?

Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i

miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti?

Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto.

Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà.

Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!"».

Parola di Dio.

Vangelo

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

Dal Vangelo secondo Matteo (9,14-15) anno pari.

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché

noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».

E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo

sposo è con loro?

Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù afferma che quando c’è lo sposo-cioè Lui stesso-non si può digiunare,

così come non si può digiunare quando si va ad un matrimonio.

Comunque, arriverà anche per i discepoli il momento in cui essi dovranno

digiunare, e ciò avverrà quando il Maestro sarà loro sottratto.

Per noi ci sono dei momenti in cui esprimiamo la gioia per la presenza di

Gesù sposo, e dei momenti nei quali, insieme a tutto il corpo mistico di Cristo,

digiuniamo in spirito di mortificazione.

Ma per noi, il digiuno ha anche un ulteriore significato; esso ci dà il senso

dell’attesa, del compimento di qualcosa di cui, adesso, vediamo soltanto

qualche accenno.

Così è per la Quaresima; noi ci uniamo al digiuno di Cristo nel deserto, per poter

poi festeggiare con Lui la festa della Risurrezione.

Il deserto non è facile da digerire, per questo dobbiamo aiutarci con la preghiera,

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.