domenica 25 agosto 2019

Il Vangelo del Lunedì 26 Agosto 2019


Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo ai Tessalonicèsi (1,1-8b-10)
Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre
e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere
e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della
vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo,
davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui.
Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola,
ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben
sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
La vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo
bisogno di parlarne.
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come
vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere
dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera
dall’ira che viene.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (23,13-22) anno dispari.
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi,
e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare
un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna
due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla;
se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”.
Stolti e ciechi!
Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?
E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura
per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”.
Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta?
Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra;
e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita.
E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La veemenza con cui Gesù si scaglia contro alcuni atteggiamenti dei farisei,
suoi contemporanei, fa rabbrividire.
I farisei volevano vivere con grande serenità e fedeltà la legge di Dio vivendo
con fervore ogni piccola norma derivante dalla Legge.
Ma questo atteggiamento aveva ingenerato in loro la consapevolezza di essere
diversi e, infine, migliori.
Non erano, perciò, persone superficiali, né ostentavano la propria religiosità,
erano, piuttosto, dei devoti che vivevano francamente e radicalmente il
proprio rapporto con Dio.
Anche per noi esiste il rischio reale di vivere l’appartenenza al Vangelo come
una diversità, come una miglioria della vita, cosa vera, in realtà, ma non indenne
dal rischio di farci mettere la nostra nuova e lustra identità spirituale al posto di Dio.
Quando un evento o un’esperienza ci fanno trovare o ritrovare la fede stiamo
attenti a non cadere nel rischio dei farisei, identificando la fede con la nostra
concreta esperienza di fede.
Non prendiamoci troppo sul serio, ma piuttosto, viviamo il Vangelo ogni giorno
con semplicità, convincendoci che, quello che facciamo, è solo opera del Signore,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.