giovedì 30 settembre 2021

Il Vangelo del Venerdì 1 Ottobre 2021

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

S. Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Abbiamo peccato contro il Signore, gli abbiamo disobbedito.

Dal libro del profeta Baruc (1,15-22)

Al Signore, nostro Dio, la giustizia; a noi il disonore sul volto, come oggi avviene

per l'uomo di Giuda e per gli abitanti di Gerusalemme, per i nostri re e per i nostri

capi, per i nostri sacerdoti e i nostri profeti e per i nostri padri, perché abbiamo

peccato contro il Signore, gli abbiamo disobbedito, non abbiamo ascoltato la

voce del Signore, nostro Dio, che diceva di camminare secondo i decreti che

il Signore ci aveva messo dinanzi.

Dal giorno in cui il Signore fece uscire i nostri padri dall'Egitto fino ad oggi noi ci

siamo ribellati al Signore, nostro Dio, e ci siamo ostinati a non ascoltare la sua voce.

Così, come accade anche oggi, ci sono venuti addosso tanti mali, insieme con la

maledizione che il Signore aveva minacciato per mezzo di Mosè, suo servo,

quando fece uscire i nostri padri dall'Egitto per concederci una terra in cui

scorrono latte e miele.

Non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, secondo tutte le parole

dei profeti che egli ci ha mandato, ma ciascuno di noi ha seguito le perverse

inclinazioni del suo cuore, ha servito dèi stranieri e ha fatto ciò che è male

agli occhi del Signore, nostro Dio.

Parola di Dio.

Vangelo

Chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato.

Dal Vangelo secondo Luca (10,13-16) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse: «Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida!

Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in

mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere,

si sarebbero convertite.

Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.

E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo?

Fino agli inferi precipiterai!

Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me.

E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È seria la salvezza, è molto seria.

Gesù è venuto per annunciare il volto di Dio, per convertire il cuore degli

uomini e orientarlo al bene assoluto della sua presenza.

Ha svelato il volto di un Dio misericordioso, grande nell’amore, che chiede

all’uomo amicizia e collaborazione, un volto già conosciuto da Israele ma

continuamente offuscato dall’incoerenza dagli uomini di religione.

È seria, la salvezza, chiede ascolto, chiede verità, chiede passione.

Molti, invece, rifiutano di ascoltare il Signore; sanno già tutto, sono figli

di Israele, hanno la promessa in tasca, cos’hanno da temere?

Sono gli altri, le città pagane che subiranno il castigo divino!

E Gesù li ammonisce; guai a chi presume di non avere bisogno di salvezza!

Guai a chi crede di credere, a chi pensa di sapere già tutto.

Così per noi; quanto è difficile parlare di Gesù ai cristiani; sanno già tutto!

Troppo spesso viviamo la nostra fede come una cosa scontata, come una buona

abitudine che ha bisogno solo di essere custodita e nulla più; quanto ci sbagliamo!

Tutto vero, amici, e io ne so qualche cosa, purtroppo, ma questa è un’altra storia.

Prendiamo sul serio chi ci prende sul serio, mettiamoci in discussione perché la

Parola dimori in noi con abbondanza e porti frutti di conversione,

attraverso la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.