mercoledì 13 novembre 2019

Il Vangelo del Giovedì 14 Novembre 2019


Della 32° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libre della Sapienza (7,22-8,1)
Nella sapienza c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene,
pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può
tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri,
anche i più sottili.
La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si
diffonde e penetra in ogni cosa.
È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria
dell’Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa.
È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di
Dio e immagine della sua bontà.
Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso
i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti.
Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza.
Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata
alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la
malvagità non prevale sulla sapienza.
La sapienza si estende vigorosa da un’estremità all’altra e governa
a meraviglia l’universo.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (17,20-25) anno dispari.
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?».
Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione,
e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”.
Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno
solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete.
Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli.
Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così
sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno.
Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Regno di Dio è in mezzo a noi dice il Signore, è impastato col nostro mondo,
ne fa parte integrante, ne è intimamente connesso.
Ne fa parte, non è altro, non è qualcosa di diverso.
Molti, ci ammonisce il Signore, pensano di incontrarlo altrove, negli eventi
eclatanti, correndo dietro a miracoli e alle apparizioni.
Non è così.
È il nostro sguardo che lo deve riconoscere, è il nostro cuore che è chiamato
ad accorgersene.
Quante volte pensiamo che la presenza di Dio coincida con qualcosa di fantastico,
con qualche evento che scuota e stupisca.
Povera la fede che ha bisogno di miracoli per poter crescere!
Povera la fede che ha bisogno di conferme per poter andare avanti!
Siamo chiamati a cambiare il nostro sguardo per riconoscere il Regno che si
realizza in mezzo a noi.
Nelle nostre parrocchie, nelle nostre liturgie, nelle nostre iniziative di carità,
nella nostra preghiera, nella nostra profezia realizziamo il Regno, e non altrove.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.