domenica 7 ottobre 2018

Il Vangelo del Lunedì 8 Ottobre 2018


Della 27° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (1,6-12)
Dal Vangelo secondo Luca (10,25-37) anno pari.
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù
e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?».
Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta
la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo
come te stesso».
Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?».
Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle
mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne
andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide,
passò oltre.
Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne
ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò
sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo:
“Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”.
Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle
mani dei briganti?».
Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui».
Gesù gli disse: «Và e anche tu fà così».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Al tempo di Gesù, l’ostilità fra Giudei e Samaritani è molto viva; questi
ultimi vengono considerati eretici, impuri, gente da evitare alla stregua
dei pagani.
Invece il Signore, raccontando la parabola odierna, prende uno di loro
come esempio, soffermandosi a descrivere ciò che ha fatto nei confronti
dell’uomo ferito sul ciglio della strada.
Il sacerdote e il levita passano oltre, mentre solo il Samaritano, mosso da
vera compassione, si fa carico delle difficoltà e dei bisogni dell’altro.
Quando le pratiche e le leggi religiose, invece di aiutarci a sviluppare un
cuore compassionevole, ci paralizzano attraverso una serie infinita di
precetti da mettere in pratica, vuol dire che siamo fuori strada.
Abbiamo smarrito il senso del nostro cammino e ci siamo persi in cose
di nessun conto.
A Dio non interessa il nostro modo di vivere le pratiche culturali, ma quanta
misericordia abbiamo nel cuore.
Certo che non sarà facile purtroppo, sforziamoci di essere misericordiosi come
il Signore ci insegna, se facciamo fatica, abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.