Della 21° settimana
del Tempo Ordinario.
S. Alessandro.
Prima lettura dalla
seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (3,610.16-18)
Fratelli, nel nome
del Signore nostro Gesù Cristo, vi raccomandiamo di tenervi
lontani da ogni
fratello che conduce una vita disordinata, non secondo
l’insegnamento che
vi è stato trasmesso da noi.
Sapete in che modo
dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti
oziosi in mezzo a
voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno,
ma abbiamo lavorato
duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad
alcuno di voi.
Non che non ne
avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare.
E infatti quando
eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola:
chi non vuole
lavorare, neppure mangi.
Il Signore della
pace vi dia la pace sempre e in ogni modo.
Il Signore sia con
tutti voi.
Il saluto è di mia
mano, di Paolo.
Questo è il segno
autografo di ogni mia lettera; io scrivo così.
La grazia del Signore
nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo
Matteo (23,27-32) anno pari.
In quel tempo, Gesù
parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che
assomigliate a
sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono
pieni di ossa di
morti e di ogni marciume.
Così anche voi:
all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete
pieni di ipocrisia
e di iniquità.
Guai a voi, scribi
e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate
i sepolcri dei
giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non
saremmo stati loro
complici nel versare il sangue dei profeti”.
Così testimoniate,
contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti.
Ebbene, voi colmate
la misura dei vostri padri».
Parola del Signore.
Riflessione
personale sul Vangelo di oggi.
Gesù spiega il controsenso in cui
vivono i farisei; essi che venerano i profeti,
in realtà hanno nei suoi
confronti lo stesso atteggiamento dei loro padri, i quali
hanno messo a morte quegli uomini
che annunciavano loro una parola di Dio
scomoda a dura da accettare.
Ci sono tanti modi per uccidere
un profeta; l’eliminazione fisica è solo uno
dei mezzi per raggiungere lo
scopo.
Un profeta si può uccidere con
l’indifferenza, con l’ironia, con le accuse
ingiuste e false.
Forse anche noi abbiamo ucciso
qualche profeta con il nostro atteggiamento;
le persone che ci hanno detto la
verità sui nostri errori, o sui nostri
atteggiamenti sbagliati o
peccaminosi.
Di fronte alla Parola odierna di
Gesù, è necessario non indurire il cuore,
ma mettersi in un atteggiamento
di conversione aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che
sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal
male. Amen.
Ave, o Maria, piena
di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in
principio ora e sempre nei
secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.