mercoledì 19 maggio 2021

Il Vangelo del Giovedì 20 Maggio 2021

 

Della 7° settimana del Tempo di Pasqua.

San Bernardino da Siena, sacerdote.

Prima Lettura

È necessario che tu dia testimonianza anche a Roma.

Dagli Atti degli Apostoli (22,30; 23,6-11)

In quei giorni, [il comandante della corte,] volendo conoscere la realtà dei fatti,

cioè il motivo per cui Paolo veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene

e ordinò che si riunissero i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio; fece condurre

giù Paolo e lo fece comparire davanti a loro.

Paolo, sapendo che una parte era di sadducèi e una parte di farisei, disse a gran

voce nel sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato in

giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».

Appena ebbe detto questo, scoppiò una disputa tra farisei e sadducèi e l'assemblea si divise.

I sadducèi infatti affermano che non c'è risurrezione né angeli né spiriti; i farisei

invece professano tutte queste cose.

Ci fu allora un grande chiasso e alcuni scribi del partito dei farisei si alzarono in

piedi e protestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest'uomo.

Forse uno spirito o un angelo gli ha parlato».

La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che Paolo venisse

linciato da quelli, ordinò alla truppa di scendere, portarlo via e ricondurlo nella fortezza.

La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio!

Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario

che tu dia testimonianza anche a Roma».

Parola di Dio.

Vangelo

Siano perfetti nell'unità!

Dal Vangelo secondo Giovanni (17,20-26) anno dispari.

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo]: «Non prego solo

per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola:

perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano

anch'essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano una sola cosa

come noi siamo una sola cosa.

Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo conosca che

tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.

Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io,

perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai

amato prima della creazione del mondo.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi

hanno conosciuto che tu mi hai mandato.

E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore

con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù durante la sua ultima grande preghiera sacerdotale porta nel suo cuore

i suoi discepoli amati.

È preoccupato quasi più per loro che per sé; chiede al Padre di conservarli

nell’amore, di sostenerli nel loro percorso.

Ma non si ferma lì; la sua preghiera si allarga e guarda oltre i confini della storia,

per arrivare fino a noi.

Sì; Gesù prega per noi suoi discepoli di seconda e terza generazione; per noi che

abbiamo creduto grazie alla predicazione credibile di chi ci ha parlato del Signore.

Mi emoziona pensare di essere presente nella preghiera di Cristo.

Di essere anch’io, nelle mie piccole vicende, nell’orto degli Ulivi.

Stiamo a cuore al Signore, siamo preziosi ai suoi occhi, si preoccupa per noi

e innalza la sua preghiera al Padre per ciascuno di noi.

Gesù prega per noi ma non si sostituisce a noi, non fa ciò che siamo in grado di fare,

non opera contro la nostra volontà.

La sua preghiera chiede per noi di dimorare nell’unità; in noi stessi, fra noi,

come credenti, con Dio.

Solo unificando la nostra vita la nostra ricerca e la nostra preghiera, possiamo

dimorare nell’amore che lega il Padre al Figlio e che è lo Spirito Santo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.