Riflessione del mattino davanti alla Croce.
Gesù dorme negli inferi.
Oggi
non si fa celebrazione alcuna;
la
Chiesa rivive il mistero della
sepoltura
di Gesù.
Sembra
che la storia di Gesù sia finita.
Ma
come recita il ‘Credo’, egli discende
agli
inferi; a premiare la speranza
degli
antichi giusti.
Il
Sabato santo, la Chiesa sosta presso il
sepolcro
del Signore, meditando la sua
passione
e morte, astenendosi dal
celebrare
il sacrificio della Messa
fino
alla solenne Veglia o attesa
notturna
della risurrezione.
L’attesa
allora lascia il posto alla gioia
pasquale,
che nella sua pienezza si
protrae
per cinquanta giorni.
Ma
che cosa è avvenuto?
Oggi
sulla terra c’è grande silenzio,
grande
silenzio e solitudine.
Grande
silenzio perché il re dorme;
la
terra è rimasta sbigottita e tace perché
il
Dio fatto carne si è addormentato e ha
svegliato
coloro che da secoli dormivano.
Dio
è morto nella carne ed è sceso a
scuotere
il regno degli inferi.
Certo
egli va a cercare il primo padre,
come
la pecorella smarrita.
Egli
vuole scendere a visitare quelli che
siedono
nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Dio
e il Figlio suo vanno a liberare dalle
sofferenze
Adamo ed Eva che si
trovano
in prigione.
Io
sono il tuo Dio, che per te sono
diventato
tuo Figlio; che per te e per
questi,
che da te hanno avuto origine,
ora
parlo e nella mia potenza ordino
a
coloro che erano in carcere; Uscite!
A
coloro che erano nelle tenebre;
siate
illuminati !
A
coloro che erano morti; risorgete!
A
te comando; svegliati, tu che dormi!
Infatti
non ti ho creato perché rimanessi
prigioniero
nell’inferno.
Risorgi,
opera delle mie mani!
Risorgi
mia effige, fatta a mia immagine!
Risorgi,
usciamo di qui!
Tu
in me e io in te siamo infatti
un’unica
e indivisa natura.
Per
te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo Figlio.
Per
te io, il Signore, ho rivestito la
tua
natura di servo.
Per
te, io che sto al di sopra dei cieli,
sono
venuto sulla terra e al di sotto
della
terra.
Per
te uomo ho condiviso la debolezza
umana,
ma poi son diventato libero
tra
i morti.
Per
te, che sei uscito dal giardino del
paradiso
terrestre, sono stato tradito in
un
giardino e dato in mano ai Giudei,
e
in un giardino sono stato messo in croce.
Guarda
sulla mia faccia gli sputi che io
ricevetti
per te, per poterti restituire a
quel
primo soffio vitale.
Guarda
sulle mie guance gli schiaffi,
sopportati
per rifare a mia immagine
la
tua bellezza perduta, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona Vigilia di Pasqua, Fausto.