Della 33° settimana del Tempo Ordinario.
San Luca,
Evangelista.
Prima Lettura
Solo Luca è con me.
Dalla seconda lettera
di san Paolo
apostolo ai Timòteo
(4,10-17b)
Figlio mio, Dema mi ha
abbandonato,
avendo preferito le
cose di questo mondo,
ed è partito per
Tessalònica; Crescente
è andato in Galazia,
Tito in Dalmazia.
Solo Luca è con me.
Prendi con te Marco e
portalo, perché
mi sarà utile per il
ministero.
Ho inviato Tìchico a
Èfeso.
Venendo, portami il
mantello, che ho
lasciato a Tròade in
casa di Carpo,
e i libri, soprattutto
le pergamene.
Alessandro, il fabbro,
mi ha procurato
molti danni: il
Signore gli renderà
secondo le sue opere.
Anche tu guàrdati da
lui, perché si è
accanito contro la nostra
predicazione.
Nella mia prima difesa
in tribunale
nessuno mi ha
assistito; tutti mi
hanno abbandonato.
Nei loro confronti,
non se ne tenga conto.
Il Signore però mi è
stato vicino e mi
ha dato forza, perché
io potessi portare
a compimento
l’annuncio del Vangelo
e tutte le genti lo
ascoltassero.
Parola di Dio.
Vangelo
La messe è
abbondante, ma sono
pochi gli operai.
Dal Vangelo secondo
Luca (10,1-9) anno pari.
In quel tempo, il
Signore designò altri
settantadue e li inviò
a due a due davanti
a sé in ogni città e
luogo dove stava
per recarsi.
Diceva loro: «La messe
è abbondante,
ma sono pochi gli
operai!
Pregate dunque il
signore della messe,
perché mandi operai
nella sua messe!
Andate: ecco, vi mando
come agnelli in
mezzo a lupi; non
portate borsa, né sacca,
né sandali e non
fermatevi a salutare
nessuno lungo la
strada.
In qualunque casa
entriate, prima dite:
"Pace a questa
casa!".
Se vi sarà un figlio
della pace, la vostra
pace scenderà su di
lui, altrimenti
ritornerà su di voi.
Restate in quella
casa, mangiando e
bevendo di quello che
hanno, perché
chi lavora ha diritto
alla sua ricompensa.
Non passate da una
casa all'altra.
Quando entrerete in
una città e vi
accoglieranno,
mangiate quello che vi
sarà offerto, guarite
i malati che vi si
trovano, e dite loro:
"È vicino a voi
il regno di
Dio"».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Luca ci introduce a Cristo con
affetto e passione.
Ha scritto il suo Vangelo su
suggerimento
di Paolo, il suo evangelizzatore.
Da Paolo ha preso la forza e la
correttezza
storica, l’impegno e la serietà
dell’impresa.
Ma la tenerezza è tutta sua, la
compassione
che ha conosciuto, credendo in
Cristo,
solo lui riesce a comunicarla.
Il suo Vangelo, allora, è pieno
di
sfumature, di positività, di
luce.
È il Vangelo per chi vuole uscire
dalla
visione piccina e ossessiva di
un Dio giudice.
È il Vangelo per chi vuole
imparare a
pregare, attento com’è, Luca a
farci
vedere Gesù Maestro di preghiera.
È il Vangelo della Chiesa che
deve
imparare ad evangelizzare.
È il Vangelo di chi, come lui,
Luca,
non ha mai visto Gesù in faccia
ma è
stato introdotto alla fede da
qualcun altro.
Come noi.
Luca ci sostiene con la sua
testimonianza,
invita tutti noi a diventare
Chiesa così
come egli l’ha conosciuta, a
osare la
Chiesa così come egli l’ha
imparata.
Ha seguito Cristo seguendo Paolo,
ha
conosciuto le colonne, ha
imparato a
gestire la novità delle prime
comunità,
ha accolto con entusiasmo lo
Spirito, ha
lasciato che dalle sue parole
trasparisse
la luce di Dio nella preghiera.
Grazie di cuore, caro Luca!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.