sabato 27 agosto 2016

Il Vangelo di Domenica 28 Agosto 2016

22° Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del Siràcide (3,19-21.30-31)
2° Lettura dalla lettera agli Ebrei (12,18-19.22-24)
Dal Vangelo secondo Luca (14,1.7-14) anno C.
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi
dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano
i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno,
non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato
più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti:
“Cèdigli il posto!”.
Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.
Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto,
perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico,
vieni più avanti!”.
Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.
Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia
sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo
o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi
parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino
anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi,
zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti.
Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Purtroppo, in ciascuno di noi è radicata l’abitudine di trattare
con riverenza e rispetto soprattutto coloro dai quali speriamo
qualcosa in cambio.
Ciò, sovente, avviene anche in tanti ambienti ecclesiali, senza
parlare di quelli politici.
Ma quello che Gesù ci chiede di fare va in direzione opposta;
Egli, infatti, dice di dare a coloro che sicuramente non hanno
di che ricambiarci.
In tal caso noi ci mettiamo nella posizione di essere premiati
direttamente da Lui.
Da qui deriva anche la necessità e la gioia di scegliere gli ultimi
posti; solo così possiamo essere certi di attirare l’attenzione e
la benevolenza di Dio.
Quel posto, infatti, è stato anzitutto preso da Lui con la
sua Incarnazione.
Dunque, quando noi accettiamo di fare come Lui, Egli ci
riempie della sua pace e ci dona la vera libertà.
Solo così possiamo essere veramente suoi messaggeri e
testimoni, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.