Della 23° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Teresa di
Calcutta, fondatrice.
Prima Lettura
Togliete via il
lievito vecchio. Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
Dalla prima lettera di
san Paolo apostolo ai Corìnzi (5,1-8)
Fratelli, si sente
dovunque parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità
tale che non si
riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con
la moglie di suo
padre.
E voi vi gonfiate di
orgoglio, piuttosto che esserne afflitti in modo che venga
escluso di mezzo a voi
colui che ha compiuto un’azione simile!
Ebbene, io, assente
con il corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato,
come se fossi
presente, colui che ha compiuto tale azione.
Nel nome del Signore
nostro Gesù, essendo radunati voi e il mio spirito
insieme alla potenza
del Signore nostro Gesù, questo individuo venga
consegnato a Satana a
rovina della carne, affinché lo spirito possa essere
salvato nel giorno del
Signore.
Non è bello che voi vi
vantiate.
Non sapete che un po’
di lievito fa fermentare tutta la pasta?
Togliete via il
lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi.
E infatti Cristo,
nostra Pasqua, è stato immolato!
Celebriamo dunque la
festa non con il lievito vecchio, né con lievito di
malizia e di
perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.
Parola di Dio.
Vangelo
Osservavano per
vedere se guariva in giorno di sabato.
Dal Vangelo secondo
Luca (6,6-11)
Un sabato Gesù entrò
nella sinagoga e si mise a insegnare.
C’era là un uomo che
aveva la mano destra paralizzata.
Gli scribi e i farisei
lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di
sabato, per trovare di
che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i
loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano
paralizzata: «Àlzati e
mettiti qui in mezzo!».
Si alzò e si mise in
mezzo.
Poi Gesù disse loro:
«Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare
del bene o fare del
male, salvare una vita o sopprimerla?».
E guardandoli tutti
intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!».
Egli lo fece e la sua
mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé
dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello
che avrebbero potuto
fare a Gesù.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Spesso pensiamo che, se fossimo
stati contemporanei di Gesù, tante cose
sarebbero state più semplici.
La questione, invece, non è tanto
vedere il Signore fisicamente, quanto
considerare lo stato d’animo con
il quale ci accostiamo a Lui.
Ne è la prova, il fatto che
persino di fronte a un miracolo evidente come quello
della guarigione della mano
inaridita dell’uomo, gli accusatori di Gesù reagiscono
in maniera scomposta; essi sono
fuori di sé per la collera e cercano in ogni modo
di ostacolare l’opera del
Maestro.
Dunque, la domanda di fondo è;
con quale atteggiamento ci accostiamo a Gesù?
Se abbiamo il cuore aperto e
libero, certamente Egli farà grandi cose nella nostra vita.
Ma se il nostro è un modo di fare
sospettoso o addirittura ostile nei suoi
confronti, la vicinanza con Lui
non ci porterà a una conversione autentica.
Perciò amici, perché il Signore
possa fare grandi cose in noi, apriamo
il cuore e preghiamo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.