domenica 9 giugno 2024

Il Vangelo del Lunedì 10 Giugno 2024

 

Della 10° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Diana.

Prima lettura.

Elia stava alla presenza del

Signore, Dio d'Israele.

Dal primo libro dei Re (17,1-6)

In quei giorni, Elìa, il Tisbita, uno di

quelli che si erano stabiliti in Gàlaad,

disse ad Acab: «Per la vita del Signore,

Dio d’Israele, alla cui presenza io sto,

in questi anni non ci sarà né rugiada né

pioggia, se non quando lo comanderò io».

A lui fu rivolta questa parola del Signore:

«Vattene di qui, dirigiti verso oriente;

nasconditi presso il torrente Cherìt, che

è a oriente del Giordano. Berrai dal

torrente e i corvi per mio comando ti

porteranno da mangiare».

Egli partì e fece secondo la parola del

Signore; andò a stabilirsi accanto al

torrente Cherìt, che è a oriente

del Giordano.

I corvi gli portavano pane e carne al

mattino, e pane e carne alla sera; egli

beveva dal torrente.

Parola di Dio.

Vangelo.

Beati i poveri in spirito.

Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12a) anno pari.

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì

sul monte: si pose a sedere e si

avvicinarono a lui i suoi discepoli.

Si mise a parlare e insegnava loro

dicendo: «Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati.

Beati i miti, perché avranno in

eredità la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della

giustizia, perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché

troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno

chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per la giustizia,

perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno,

vi perseguiteranno e, mentendo,

diranno ogni sorta di male contro

di voi per causa mia.

Rallegratevi ed esultate, perché grande

è la vostra ricompensa nei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Mosè è salito sul monte per poi scendere

con le tavole della Legge.

Gesù scende dalle colline che circondano

il lago di Tiberiade per riscrivere la

nuova Legge.

E inizia proclamando le Beatitudini,

la Carta Costituzionale del Regno di

Dio, una delle più belle pagine della

letteratura, come affermava Gandhi.

Gesù proclama beati coloro che vivono

situazioni di sofferenza, di persecuzione,

di afflizione.

Ma conservano la speranza, custodiscono la

mitezza, si schierano con la logica di Dio.

Pagina devastante, inquietante, impossibile

da vivere se non alla luce dello Spirito

ricevuto con abbondanza.

Gesù chiede, perché Lui per primo vive

queste beatitudini, mistero dell’assolutezza

di Dio, follia del superamento di ogni limite,

di ogni ragionevolezza, di ogni umano

buon senso.

Beati noi, se riponiamo totalmente in Dio

la nostra fiducia, nonostante tutto.

Beati noi se, leggendo ancora questa

pagina, siamo invasi dalla nostalgia

di diventare migliori.

Beati noi se abbiamo ancora il coraggio

di seguire Gesù, nuovo Mosè.

Sia questa pagina e la preghiera a illuminare

la nostra settimana, a renderci immagine

delle Trinità mite, povera, donata, ostesa.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.