venerdì 5 ottobre 2018

Il Vangelo del Sabato 6 Ottobre 2018


Della 26° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro di Giobbe (42,1-3.5-6.12-16)
Dal Vangelo secondo Luca (10,17-24) anno pari.
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore,
anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.
Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra
tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi.
Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi
piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo
lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose
ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre,
né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che
voi vedete.
Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate,
ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nella vita vi sono tanti piccoli eventi meravigliosi, ma per vederli nella giusta
luce bisognerebbe avere il cuore aperto, invece spesso taniamo in conto solo
quelli più eclatanti.
Nel brano di oggi Gesù dice ai suoi discepoli che non è questo l’essenziale.
Persino scacciare i demoni o compiere miracoli serve a ben poco se non ci
rendiamo conto, invece, di una grande grazia che ciascuno di noi ha ricevuto
con il Battesimo; l’amicizia con Gesù.
Noi sentiamo e vediamo continuamente cose che gli antichi padri avrebbero
desiderato vedere e sentire con tutto il loro cuore, ma a loro non fu dato.
A quale grande amore Dio ci ha chiamati!
La gratitudine è l’unico atteggiamento che può aiutarci a rispondere
adeguatamente a questo dono gratuito di Dio.
Ciò comporta una grande responsabilità; avere un atteggiamento superficiale
significherebbe condannarsi da soli, perciò, ringraziamo il Signore ogni giorno
per le sue grazie attraverso la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.