sabato 22 aprile 2017

Il Vangelo di Domenica 23 Aprile 2017

2° Domenica di Pasqua, Divina Misericordia.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (2,42-47)
2° Lettura dalla prima lettera di san Pietro apostolo (1,3-9)
Dal Vangelo secondo Giovanni (20,19-31) anno A.
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano
chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per
timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse
loro: “Pace a voi!”.
Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco.
E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha
mandato me, anch’io mando voi”.
Detto questo, soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo.
A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati;
a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”.
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era
con loro quando venne Gesù.
Gli dicevano gli altri discepoli: “Abbiamo visto il Signore!”.
Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno
dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi
e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo”.
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era
con loro anche Tommaso.
Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e
disse: “Pace a voi!”.
Poi disse a Tommaso: “Metti qui il tuo dito e guarda le mie
mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non
essere incredulo ma credente!”.
Gli rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”.
Gesù gli disse: “Perché mi hai veduto, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”.
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni
che non sono stati scritti in questo libro.
Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo,
il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nonostante l’evidenza possa farci pensare il contrario,
noi viviamo uno stato di beatitudine maggiore di quello
che hanno vissuto gli Apostoli.
Infatti, noi rientriamo nella categoria indicata da Gesù;
siamo cioè quelli che credono in Lui senza averlo
visto di persona.
Del resto, nemmeno la presenza fisica del Signore è
garanzia di un rapporto profondo e vivo con Lui; ne è
dimostrazione il fatto che gli stessi Apostoli, che hanno
vissuto materialmente con il Cristo per tanto tempo,
spesso hanno dimostrato di non aver capito il dono che
avevano ricevuto stando con Lui.
Dunque, senza la fede che è dono di Dio non si può
comprendere la presenza e l’azione del Risorto nella
nostra vita; questa fede ci dà uno sguardo più acuto di
quello dei contemporanei di Gesù.
Perciò, non scoraggiamoci, ma chiediamo al Signore
la vera fede attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.